Le immagini shock degli agnellini in viaggio verso le nostre tavole
Decine di camion carichi di agnelli sono in viaggio dall'est Europa per Pasqua. Sanzioni da migliaia di euro a diversi veicoli: gli animali erano in gravi condizioni di sovraffollamento e senz'acqua
Da dove arrivano gli agnelli che ci accingiamo a mangiare per Pasqua? Decine di camion sono attualmente in viaggio da diversi Paesi dell'est Europa - Ungheria, Romania, Slovacchia e Polonia - con a bordo centinaia di animali trasportati in condizioni che violano le norme europee: agnelli non svezzati, stipati su mezzi non adeguati ad alimentarli e trasportati per un periodo superiore rispetto a quello previsto dalla normativa, con sistemi di ventilazione di abbeveraggio non funzionanti, spazio insufficiente per garantire movimenti naturali e irregolarità documentali.
A pochi giorni dalla Pasqua, il team investigativo dell'associazione Essere Animali è tornato sulla A4, al confine tra Italia e Slovenia per effettuare attività di monitoraggio dei camion carichi di agnelli provenienti dall’Est Europa e diretti verso ai macelli idi Toscana, Lazio e Puglia. Oltre a Essere Animali presenti sul campo anche Animals’ Angels, Enpa e AWF.
Sanzioni per migliaia di euro
Dei 20 camion monitorati dalle associazioni animaliste, 8 sono stati controllati dalle forze dell’ordine e 4 hanno sono stati sanzionati con multe da migliaia di euro. In Friuli Venezia Giulia, un mezzo è stato multato per 6.500 euro a causa di ventilazione e sistema di abbeveraggio non funzionanti e irregolarità documentali. La situazione - fa sapere Essere Animali - era tale che il camion non risultava idoneo a proseguire il viaggio e gli animali sono stati trasbordati su un altro mezzo verso il macello.
Fermati e sanzionati altri camion fermati in Emilia-Romagna e Toscana, ai quali sono state riscontrate diverse irregolarità. Un camion proveniente dalla Romania e diretto in Puglia è stato multato per 3.300 euro per spazio insufficiente sopra la testa degli agnellini, nonché, anche in questo caso, perché il sistema di abbeveraggio era rotto.
Nello stesso camion, è stato individuato un agnello incapace di reggersi sulle zampe, ora affidato ad Essere Animali per iniziativa della veterinaria dell’Asl intervenuta insieme alle autorità. Anche in questo caso - si apprende - il camion non risultava idoneo a proseguire il viaggio ed è stato inviato a un posto di controllo in provincia di Perugia, dove gli animali sono stati scaricati e rifocillati per poi essere caricati su un altro camion, dove hanno proseguito il viaggio verso un grosso macello nel barese.
A fine febbraio, le associazioni hanno chiesto al ministero della Salute di emanare una nota ministeriale con indicazioni precise sulle problematiche che le autorità preposte avrebbero dovuto prendere in considerazione durante i loro controlli. Nota che, "a differenza degli anni precedenti a non è stata emanata", denunciano le associazioni, denunciando che "questa scelta non ha aiutato nei controlli, rendendoli più confusi e disomogenei".
"Nei giorni trascorsi insieme al team di Essere Animali per monitorare il trasporto degli agnelli ho avuto un'ulteriore conferma della totale insostenibilità di questa pratica", ha dichiarato Susanna Blattner, veterinaria e Programme Officer presso "Eurogroup for animals".
"Non solo ho potuto constatare chiare violazioni della legge attuale sul trasporto, come la mancanza di adeguati dispositivi di abbeveraggio e di adeguate misure di sicurezza, ma soprattutto ho riscontrato come le lacune nella legislazione attuale siano la causa diretta di continue sofferenze per gli animali. È necessaria una revisione completa del regolamento vigente sui trasporti di animali vivi e, parallelamente, è necessario iniziare a considerare pratiche più umane e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale, come il trasporto di carne e carcasse".