rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
La previsione

Covid: in che mese ne saremo davvero fuori

Pregliasco: "I contagi saliranno per un po', Pasqua è banco di prova, ma entro fine maggio ne saremo fuori. Omicron 2 è molto più contagiosa, anche più del morbillo e della varicella"

Il Green Pass va parzialmente nel cassetto (qui il riepilogo di cosa cambia da domani 1 aprile). "Non siamo in una quinta ondata, ma il virus è ancora tra noi e ha rialzato la testa. I contagi saliranno ancora per un po', Pasqua sarà il banco di prova, ma entro fine maggio ne saremo fuori". Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi e docente della Statale di Milano, in un'intervista al quotidiano Repubblica. "La variante Omicron 2 è molto più contagiosa, anche più del morbillo e della varicella, e ha una grande capacità di colpire i giovani e i bambini: nella fascia di età tra 5 e 11 anni abbiamo solo il 34% di vaccinati con due dosi. - ha aggiunto Pregliasco - Gli sbalzi termici di questo periodo ci espongono maggiormente ai virus. E a completare il quadro si è aggiunto un abbassamento comprensibile del livello di attenzione. Non è una nuova ondata, è solo un rialzo dei casi. Ne vedremo la fine entro il 31 maggio".

"Pasqua sarà il banco di prova perché ci si sposta di più, ci si incontra. Ci sarà ancora una crescita e poi andranno a scemare. - ha aggiunto ancora Pregliasco - il virus resterà endemico con un andamento ciclico. E dunque rimarrà la necessità di proteggere i fragili. Ma io non parlerei di quarta dose, quanto di richiami annuali. E mi auguro che stavolta l'Europa non ripeta l'errore di AstraZeneca e abbia un approccio comune. Anche sui tempi". "Non si può andare avanti in emergenza, si deve passare a una fase graduale di convivenza con il virus. Quando facciamo la doccia non apriamo l'acqua calda tutta insieme, la regoliamo un po': lo stesso è con il virus. Ad esempio le mascherine al chiuso le terrei: sono una norma di buon senso che va accettata", ha concluso il professor Pregliasco.

L'ultimo bollettino Covid, diffuso dal Ministero della sanità, certifica 77.621 nuovi contagiati, 170 morti e 55.303 guariti. Sul fronte dei ricoveri si registrano meno sei ingressi nelle terapie intensive mentre sono in aumento di 131 unità i ricoveri. Sono stati, invece, 524.899 i tamponi effettuati con un tasso di positività pari al 14,8% (-0,3%). Sono, invece, 135.870.869 le dosi di vaccino somministrate in totale.

A proposito di ricoveri, c'è un elemento che va rimarcato. In ospedale chi viene ricoverato all’interno dei reparti Covid molto spesso ci finisce non a causa dei deficit respiratori legati alle complicanze del virus. Le polmoniti interstiziali bilaterali sono sempre più rare. La stragrande maggioranza dei pazienti sono persone che arrivano in ospedale con delle patologie, magari con un quadro clinico già complesso, e al tampone in ingresso o allo screening prima di un intervento chirurgico risultano positivi. A quel punto diventano pazienti Covid, ma la loro intensità non è più dettata dal Covid come nelle prime ondate, ma è bensì la singola patologia a determinare la gravità e il conseguente ricovero in ospedale.

Green Pass (e non solo): da mezzanotte cambia tutto

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid: in che mese ne saremo davvero fuori

Today è in caricamento