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Venerdì, 26 Aprile 2024
la protesta / Crotone

Bloccato il trasferimento delle salme di Cutro: le famiglie non lo autorizzano

Solo parte delle famiglie ha autorizzato il trasferimento delle salme a Bologna: 17 salme restano a Crotone in attesa di superare problemi burocratici

È stato bloccato il trasferimento di tutte le salme delle vittime del naufragio di Cutro da Crotone al cimitero musulmano di Bologna. Alcune famiglie infatti hanno protestato per il trasferimento, ma grazie alla mediazione della Prefettura e del comune si è trovata una soluzione. Entro oggi, andranno a Bologna - dietro assenso delle famiglie - 14 salme per le quali il Comune di Cutro ha già rilasciato i certificati necessari. Altre 10 partiranno in seguito, forse domani. Le 17 salme delle vittime per le quali le famiglie hanno deciso il trasferimento in Afghanistan resteranno a Crotone fino a che non saranno superati i problemi burocratici.

Il governo, comune e Regione Calabria sosterranno i costi

Il governo, come ha spiegato la prefetta di Crotone Maria Carolina Ippolito, insieme alla Regione Calabria sosterrà i costi per il rimpatrio per tutte le famiglie delle vittime. La notizia del risultato, raggiunto anche grazie alla intermediazione della associazione Mobilitazione generale avvocati, è stata comunicata ai familiari delle vittime dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce. La Protezione civile ha messo a disposizione degli autobus per trasportare i parenti delle vittime a Bologna. 

"Al cimitero islamico di Bologna andranno soltanto le salme i cui familiari hanno dato il consenso", ha annunciato il sindaco di Crotone Vincenzo Voce. Tutte le altre resteranno per ora alla camera ardente di Crotone fino a quando non si risolveranno i problemi burocratici. Il governo sosterrà i costi per il rimpatrio per tutte le famiglie delle vittime. I familiari delle vittime avevano protestato in strada contro il trasferimento inizialmente previsto per oggi al cimitero di Bologna, contro la volontà delle famiglie.

Grazie alla mediazione della Prefettura e del sindaco Voce si è arrivati a una soluzione. A Bologna entro oggi andranno, con l'accordo delle famiglie, 14 salme per le quali il Comune di Cutro ha già rilasciato i certificati necessari, mentre le 17 salme delle vittime per le quali le famiglie hanno deciso il trasferimento in Afghanistan resteranno al momento a Crotone. "Le vittime del naufragio che devono andare in Afghanistan non si muoveranno da qui finché non sarà concluso un accordo con le agenzie funebri che le porterà a Kabul", annuncia il sindaco Voce ai familiari. "Le salme che saranno portate al cimitero islamico potranno partire da subito - dice poi con l'aiuto di un interprete - andranno a Bologna solo le salme che hanno avuto l'ok dei parenti".

"È stata appena contattata una agenzia funebre tedesca e il trasferimento avverrà da Crotone in Germania e dalla Germania a Istanbul e da lì a Kabul", aggiunge Voce. "Non è un problema finanziario ed economico - aggiunge - perché il Viminale ha dato l'ok e anche il Presidente della Regione Calabria ha dato l'ok, dunque non è un problema finanziario. Per i privati che stanno operando per conto proprio non c'è alcun problema, possono uscire quando vogliono fuori da qua. Ovviamente chi deve andare in paesi come l'Afghanistan ci vuole il passaporto mortuario e in questo il comune di Cutro provvederà a rilasciarlo, per tutte le altre vittime è sufficiente il certificato di morte e basta", il chiarimento del sindaco di Crotone.

La burocrazia alimenta la protesta

Le procedure burocratiche rallentano il trasferimento delle salme e il malcontento dei familiari delle vittime in protesta aumenta: "L'agenzia manderà il preventivo alla prefettura che darà l'ok - dice ancora il sindaco Voce - Cercate di capire, il Comune di Crotone ha già fatto una delibera di giunta per sbloccare 30 mila euro e sta provvedendo, per portare 5 salme in Germania e due in Iran. Le amministrazioni non sono privati cittadini sono anche dei limiti delle norme che dobbiamo rispettare. Però ribadisco che non è un problema di soldi, la cosa importante è che a Bologna le vittime non ci andranno senza il consenso dei familiari, mentre tutti gli altri se ne vanno. T

In più, ci sono ancora persone che non sono state identificate: "Stanno arrivando ancora familiari per riconoscere i propri cari - sottolinea il sindaco di Croton -. È vero che sono passati 11 giorni, ma ancora il riconoscimento non è stato completato". Come riporta l'Adnkronos, un afghano ha chiesto: "Possiamo avere una lettera scritta con le tue parole, sindaco?".

La replica: "Io ci sto mettendo la faccia. L'aspetto delicato poteva essere quello dei soldi ma non lo è, così come stanno facendo due privati che stanno portando i propri cari in Germania da qui. Poi aggiunge: "C'è un gruppo che andrà in Afghanistan e siamo in attesa di preventivi, accettazione di preventivi da parte della prefettura". Poi, prima di andarsene chiede ai familiari: "Adesso, per favore sciogliete il sit in e liberate la strada". Ma per ora i familiari non hanno deciso cosa fare. Si stanno incontrando per decidere.
 

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