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Domenica, 28 Aprile 2024
Altro che "spiccioli" / Roma

Dove finiscono le monetine lanciate nella Fontana di Trevi

Nel 2023 raccolti circa 1,6 milioni di euro. Ma a chi vanno tutti questi spiccioli? Quali i progetti finanziati? E cosa ci fanno una dentiera e un vibratore sul fondo del monumento? L'articolo di Dossier

Occhi chiusi, spalle rivolte alla fonte dell’amore e un desiderio. Per garantirsi il ritorno almeno un'altra volta nella vita nella Città eterna basta una monetina. Ma se questo cumulo di speranze si trasforma in un tesoretto destinato ad aiutare migliaia di famiglie povere, senzatetto e migranti, allora i sogni di chi ogni giorno assiepa la Fontana di Trevi possono trasformarsi in aiuto concreto per chi è più in difficoltà. E infatti quel gruzzolo da oltre un milione e mezzo di euro in un anno si muove sotto l'insegna della Caritas, che con il Campidoglio trasforma in un esercito del bene i turisti che non resistono al rito propiziatorio. Ma che fine fanno le monetine raccolte? E quali progetti finanziano?

Un milione e mezzo di euro in un anno

Lo scorso anno sono stati raccolti oltre 1,43 milioni di euro. Il dato del 2023 arriverà tre o quattro mesi dopo il 31 dicembre, ma secondo le prime stime anticipate a Dossier si potrà assistere a un notevole incremento. La Caritas, infatti, conta di chiudere l'anno superando il milione e sei. Un dato che permette da un lato di registrare i flussi turistici della Capitale e in particolar modo del celebre monumento costruito sulla facciata di Palazzo Poli, dall'altro di realizzare progetti solidali concreti. Basti pensare che solo nel weekend dell'Immacolata la Fontana di Trevi ha restituito ben 400 chili di monetine, di cui circa il 15 per cento (quasi 60 chili), di conio diverso dall'euro.

Leggi tutto l'articolo di Federica Virga su Dossier RomaToday

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