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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso / Rimini

I cantanti che rifiutano di fare concerti a Villa Mussolini

"La storia non si cambia". Lo dice la nipote del dittatore fascista, Edda Negri, che commenta la scelta di alcuni noti artisti di non volersi esibire nella residenza di Riccione che fu dell'uomo che fece precipitare l'Italia nel baratro della seconda guerra mondiale.

A Villa Mussolini loro non ci cantano. Ma è "assurdo non volersi esibire in un luogo per il nome che porta". "La storia non si cambia". Lo dice la nipote del dittatore fascista, Edda Negri, che commenta la scelta di alcuni artisti di non volersi esibire nella residenza di Riccione che fu dell'uomo che fece precipitare l'Italia nel baratro della seconda guerra mondiale.

"Non vedo cultura nella scelta di non volersi esibire a Villa Mussolini", dice Negri in un'intervista al Resto Carlino. "Dove vogliamo arrivare? Non andiamo più alla stazione di Milano perché è del Ventennio?", si domanda.
La bella struttura in riva al mare è diventata sede di mostre ed eventi culturali, ma è negli ultimi tempi che è scoppiato il caso. Il Comune la usa per eventi culturali ma alcuni artisti, di cui non è stato reso noto il nome, avrebbero rifiutato di esibirsi.

"Ricordo che furono più lungimiranti gli amministratori del centrosinistra che nel 2005 vollero mantenere il nome", dice la nipote del dittatore. Ma "negli ultimi anni è tutto peggiorato, c'è molto più odio", rileva. "Sto ricevendo molte più minacce, anche di morte. Mi ritrovo ragazzini dodicenni - racconta - che su TikTok mi dicono 'ti porto a piazzale Loreto'. Ma questi non sanno nulla, nemmeno cosa sia piazzale Loreto. È solo un continuo gridare al lupo". "Credo che tutto questo nasca da una profonda ignoranza e non ne faccio una questione di schieramenti. Da destra a sinistra c'è ignoranza", sostiene.

"A un certo punto bisogna far pace con la storia perché quella resterà sempre la residenza Mussolini", commenta la senatrice di Fratelli d'Italia Mimma Spinelli, ex sindaca del vicino Comune di Coriano. "La sinistra e certi ambienti culturali e artistici a essa collegati" - dice la deputata di Fdi Beatriz Colombo, di Riccione - "hanno tirato fuori dai cassetti della storia lo spettro del fascismo. Ma gli italiani, e i romagnoli, non hanno creduto nemmeno per un attimo al ritorno di un'ideologia che è morta e sepolta da più di settant'anni". 

Villa Mussolini a Riccione

Villa Mussolini, in precedenza Villa Margherita, è una villa di Riccione, nota per essere stata la residenza estiva di Benito Mussolini, della moglie Rachele Guidi e dei cinque figli dal 1934 al 1943. Nel 1979 la giunta comunista del sindaco Terzo Pierani pensò di demolire la villa e di farne un parco, ma il progetto non venne realizzato.

Nel 1997 l'edificio venne acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dato in comodato d'uso al comune. Vennero destinati 750.000 euro (a cui si aggiunsero 250.000 dalla provincia di Rimini) per il restauro dell'edificio nonostante alcuni dissensi e proteste. L'amministrazione comunale, con decisione che suscitò controversie, mutò il nome di Villa Margherita in "Villa Mussolini", trasformandola in sede di mostre ed eventi. Dopo i restauri, la villa venne riaperta nel luglio 2005.
 


 

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