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Martedì, 30 Aprile 2024
Alimentazione

Storia della “pantofola”: dolce amato da Leonardo Sciascia e Frank Sinatra

La pantofola di Lercara Friddi, cittadina vicino Palermo, è una tipica preparazione dolciaria del periodo invernale e delle festività. Nota in tutta la Sicilia anche perché era il dolce preferito di Sciascia e Frank Sinatra

Se passate per Lercara Friddi, un paesino in provincia di Palermo in direzione Agrigento, non potete non fermarvi. L’occasione si presenta sotto forma di questo tipico dolcetto, la pantofola, che è una delle specialità più note della zona. Tanto da far impazzire lo scrittore racalmutese Leonardo Sciascia e Frank Sinatra, soliti fermarsi proprio qui per fare scorta di queste prelibatezze poco conosciute nel resto d’Italia. La pantofola è una preparazione dolciaria che comunemente si sforna nei mesi invernali, in avvicinamento al Natale e alle festività: una sorta di pasticciotto di pasta frolla ripieno di mandorle, frutta secca e candita, ma anche pistacchi e scaglie di cioccolato, solitamente ricoperta da una glassa. Vediamo di cosa si tratta.

La pantofola di Lercara Friddi

La pantofola di Lercara Friddi: cos’è e le sue origini

Quella della pantofola è una ricetta antichissima che si perde nella notte dei tempi, sicuramente da far risalire in ambito conventuale. Una cosa non rara per i dolci tipici di questa regione, molti dei quali sono stati inventati proprio dalle monache dei conventi di clausura. Si pensi alla frutta martorana, esempio emblematico della pasticceria siciliana. La pantofola può condividere la stessa genesi: chiamata in origine pastizzotto, cioè pasticciotto, proprio a causa della sua forma allungata simile al dolcetto di origine pugliese. La ricetta poi dai conventi si diffuse negli stradi contadini della società, che tramandarono di generazione in generazione il pastizzotto fino ai giorni nostri. Il nome pantofola si deve invece a un pasticcere di Lercara, Luigi Milazzo, che lo sentì chiamare in questo modo da una nobildonna palermitana e decide di renderle omaggio.

La pantofola di Lercara ha una forma ovale ed è ripiena di mandorle tritate, scaglie di cioccolato, frutta candita e aromi naturali: scorza di arancia, limone o cannella; esternamente è glassato da un composto costituito da albume d’uovo, zucchero a velo e succo di limone, oppure nella maniera più semplice, spolverato con zucchero a velo. Ogni famiglia, come accade spesso, custodisce gelosamente la sua ricetta, che può variare di qualche ingrediente nel ripieno chiamato in dialetto u chinu.

Maurizio Garofalo del Bar Oriens con la pantofola di lercara friddi

Leonardo Sciascia, Frank Sinatra e il Bar Oriens di Lercara

Tra i più grandi appassionati della pantofola di Lercara? Ricordiamo lo scrittore Leonardo Sciascia che era solito fermarsi nella cittadina mentre si dirigeva a Palermo. Tappa fissa per lui il Bar Oriens, ancora oggi uno dei punti fermi della città e tra i migliori bar d’Italia secondo la guida del Gambero Rosso. Tanti infatti sono stati i personaggi famosi a varcare la soglia di questo locale storico: dal Generale Dalla Chiesa allo stesso Frank Sinatra i cui nonni paterni erano di Lercara Friddi. Al Bar Oriens si veniva e viene per l’estrema qualità della pasticceria e della sua caffetteria, grazie a un lavoro certosino portato avanti da Salvatore e Maurizio Garofalo. Amanti dell’eccellenza, traducono i prodotti siciliani in una miriade di creazioni tipiche, utilizzando pistacchio IGP da Agrigento, mandorle di Vicari, canditi dal catanese. Torte, cassate, cannoli, sfince ma soprattutto la pantofola simbolo di questa cittadina.

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