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Sabato, 27 Aprile 2024
Dimensioni del pene

Quanto contano per una donna le dimensioni del pene?

"Secondo alcuni studi sembra che la componente fisica del piacere (quella cerebrale) sia legata più alla circonferenza dei genitali, quanto alla loro lunghezza". Cos'altro ha scoperto la scienza ce lo dice l'andrologo Nicola Macchione

"Quanto contano le dimensioni del pene per una donna" è un argomento ampiamente dibattuto nella comunità maschile come in quella femminile, ma anche in ambito scientifico. Nell'immaginario comune la lunghezza e larghezza del pene rappresentano un metro di giudizio di mascolinità e virilità, ma è un fattore che realmente incide sul piacere sessuale femminile? Secondo un sondaggio, l'85% delle donne si dice soddisfatta delle dimensioni del pene del proprio partner, sebbene molte altre ritengano che questo aspetto del partner non abbia alcun impatto rilevante sul loro piacere sessuale. Cosa dice la scienza a riguardo? Ne abbiamo parlato con Nicola Macchione, andrologo presso l’Ospedale San Paolo di Milano

Dott. Macchione, quali parametri definiscono le misure del pene?

"La scienza, nel corso dell’ultimo secolo, ha cercato in qualche modo di definire quali fossero i parametri da utilizzare per misurare l’organo genitale maschile. Insomma di fare un pò di chiarezza in un mare magnum di centimetri millantati, ed ha in effetti definito un sistema standard di misurazione. Queste metriche sono state messe a punto dal team di urologi del King’s College di Londra che per una ricerca ha esaminato i peni di 15.521 uomini effettuandole in ambulatorio da clinici che hanno tutti utilizzato un protocollo di misurazione standard. Questa misurazione, definita BPFL e BPEL, identifica la misurazione del pene dall’osso pubico alla punta del glande sia in stato di flaccidità che eretto. Il "numero finale" è determinato dalla media di tre differenti misurazioni per ridurre al minimo i margini di errore. Lo stesso si fa per la circonferenza che si prende nella zona più larga dell’asta peniena".

Esistono misure standard?

"Gli studi hanno dettato misure standard dei genitali, che nel mondo sono tutto sommato omogenee anche se fornire dei numeri esatti è molto complicato. Non per mancanza di studi ma per come sono stati fatti. Non esistono infatti due studi uguali, dove la raccolta dei dati sia stata effettivamente omogenea. Ad ogni modo è accettato che queste stime siano verosimili e che in tale casistica rientri almeno il 90% della popolazione maschile. Quindi in erezione si stima che il pene sia lungo mediamente 13.12 cm ed abbia una circonferenza media di 11.6 cm".

Quando un pene viene definito "piccolo" o "grande"?

"Ad essere tecnici viene definito "grande" o "piccolo" un pene che rientra rispettivamente nel quinto percentile superiore o inferiore di una gaussiana (la curva statistica che definisce la distribuzione in una popolazione di un determinato parametro come ad esempio la lunghezza del pene). Ma, poiché il termine "grande" o "piccolo" in realtà sono molto più ampi di un unico paramento (es. lunghezza o larghezza), è davvero difficile dare una risposta. Sicuramente un pene che in erezione misura sotto gli 8.5 cm può essere definito piccolo, come un pene con una lunghezza superiore ai 15 cm può essere definito grande. Ma non esistono veri dati in merito a questo aspetto". 

Quanto lunghezza e circonferenza incidono sul piacere sessuale sia femminile che maschile? 

"Stando agli studi sembra che la componente fisica del piacere (quella cerebrale che è quella più importante ed ha tutt’altro funzionamento) sia legata più alla circonferenza dei genitali, quanto alla loro lunghezza. Del resto lo stimolo nervoso, tanto della vulva e vagina quanto dell’ano, si attiva per "stretching" delle mucose e quindi per la distensione dell’organo".

Secondo un curioso studio, le donne avrebbero una preferenza per peni che, in stato di erezione, raggiungono una lunghezza di circa 16 cm ì e presentano una circonferenza di poco oltre i 12 cm. Esistono quindi delle misure ideali?

"Si tratta di una pura illusione. Lo studio a cui si riferisce è stato realizzato intervistando un piccolo campione di donne e che hanno giudicato dei peni in gomma e non dei veri peni. Il pene "vero", rispetto a quello "didattico" ha poche caratteristiche in comune. Di solito sono tutti privi di curve, con glande perfettamente in "asse" o senza particolari forme che invece la natura umana è in grado di creare. Ecco perché sé è facile trovare un pene ideale in laboratorio, è molto più complicato questo possa essere presente in natura. Ma, detto ciò, spesso ciò che non ti aspetti possa essere ideale, lo può diventare".

Articolo: Come migliorare le prestazioni sessuali: lo svela uno studio 

Sulle dimensioni del pene se ne dicono tante. Secondo una delle credenze più diffuse "più grande è il naso, più grande è il pene eretto". E' davvero così? 

"Ad oggi non esistono evidenze scientifiche che dimostrino una correlazione statisticamente significativa tra le fattezze di mani, piedi, orecchie, naso o bocca e le dimensioni del pene. Un unico studio eseguito in Giappone ha documentato una associazione tra dimensioni del naso e quelle del pene, ma ha il limite di essere stato eseguito su cadaveri e attraverso un calcolo dove non era ben chiara a quale misura del naso (lunghezza, larghezza, superficie) doverlo associare".

Secondo un altro studio, il 45% degli uomini sarebbe convinto che le dimensioni del proprio pene siano inferiori alla media e, per questo, se ne vergogna. Perché così tanti uomini sono insoddisfatti delle dimensioni del proprio pene? 

"A dispetto di quanto diceva Freud, l’invidia del pene è una questione maschile. Insomma il problema dell’insoddisfazione per il proprio organo genitale è sempre più diffusa, soprattutto perché siamo sempre più abituati a vedere i "peni degli altri" ed ad introiettare, anche in modo non consapevole, il fatto di sentirci non adeguato allo standard che la società propone. Altra "fregatura" è il nostro sistema visivo. In pratica quando vediamo qualcosa "di fronte", questo ci appare molto più grosso di quello che invece vediamo dall’alto, motivo per il quale siamo portati a sottostimare la dimensione dei nostri genitali se la rapportiamo a quella degli altri. E' tutta una questione di prospettive".

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