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Venerdì, 26 Aprile 2024
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False perizie per scarcerare i boss: medici e avvocati arrestati

In manette professionisti della Capitale che aiutavano i malavitosi a uscire di cella

ROMA - I medici firmavano falsi certificati e gli avvocati, tramite una rete di corruzione, spalancavano ai loro clienti le porte del carcere.

Questa l'accusa per otto professionisti della Capitale arrestati dagli agenti della squadra mobile della Polizia di stato perché ritenuti responsabili di corruzione e false perizie con l'aggravante dell'utilizzo di metodi mafiosi. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip presso il tribunale di Roma, a seguito di un'operazione anticorruzione della polizia.

Tra i personaggi arrestati stamattina dalla Squadra Mobile di Roma, vi e' un noto avvocato penalista, che aveva creato un sistema di corruzione che consentiva ad alcuni detenuti di uscire dal penitenziario ed ottenere il ricovero in ospedale.

La scelta dei pregiudicati che potevano usufruire della rete di rapporti creata dall'avvocato si basava esclusivamente sulle possibilità di poter pagare tutti gli anelli della catena corruttiva. Ruolo fondamentale della rete di corruzione scoperta dalla Polizia di Stato era ricoperto appunto dai medici, sia liberi professionisti che dipendenti di ASL della capitale.

A loro era demandato il compito di effettuare false perizie che consentissero al detenuto di ottenere i benefici di legge. Tra questi il proprietario di una nota clinica romana, ove la maggior parte dei pregiudicati è stata ricoverata per le piu' svariate patologie. (da RomaToday)

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