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Venerdì, 26 Aprile 2024
Città Monza e della Brianza

"Con i fondi Covid si compravano i Rolex": scattano le denunce

Oltre 460 mila euro che dovevano servire per le imprese e le attività commerciali in difficoltà sarebbero state impiegate per fini privati. Maxi inchiesta della guardia di finanza

Mentre tante attività, anche in Brianza, chiudevano a causa della crisi innescata dal Covid, c'era chi intascava i fondi destinati alle imprese per personalissimi acquisti di lusso o incassava incentivi non dovuti. E' lo spaccato ricostruito dalla guardia di finanza in un'indagine condotta su tutto il territorio provinciale dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Monza, dal Gruppo di Monza e dalle Compagnie di Seregno e Seveso. Secondo le fiamme gialle sono coinvolte 22 persone. C'è anche chi ha usato le risorse per comprare Rolex, come racconta MonzaToday. In totale ammontano a oltre 460 mila euro gli incentivi illecitamente percepiti.

L’indagine

Gli accertamenti sono stati effettuati nell’ambito del piano di controlli contro gli illeciti in materia di spesa pubblica. I finanzieri hanno denunciato 13 persone - tutti cittadini brianzoli - che, senza averne diritto, avrebbero percepito contributi a fondo perduto (previsti da decreto Rilancio) erogati dall’Agenzia delle Entrate a soggetti economici con cali di fatturato oppure che avrebbero beneficiato di finanziamenti bancari assististi da garanzia (decreto Liquidità).

A far scattare i controlli le fatture emesse tardivamente, le modalità anomale di presentazione delle istanze e altre inadempienze che hanno fatto ipotizzare una gestione non limpida dei fondi. Dei tredici denunciati, sei rispondono per "indebita percezione del contributo a fondo perduto richiesto telematicamente all’Agenzia delle Entrate per complessivi 237.000 euro".

Chi intascava i soldi

Tra gli indagati ci sono l’amministratore unico di una società attiva nel settore dell’installazione di impianti elettrici che avrebbe indebitamente percepito 147 mila euro, il firmatario dell’istanza di contributo a fondo perduto per circa 50.000 euro presentata da una società cooperativa di trasporti terrestri di Monza, i legali rappresentanti di due società sportive brianzole beneficiarie di oltre 28.000 euro. Ulteriori percettori sono stati invece sanzionati solo amministrativamente "non ravvisandosi - dicono dalla finanza - profili di responsabilità penale per il mancato superamento della soglia di 3.999,96 euro prevista ai fini della configurazione del reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, con segnalazione all’Agenzia delle Entrate ai fini delle iniziative di recupero dei contributi non spettanti".

Il Rolex comprato con gli aiuti Covid

Sono invece sette le persone denunciate per ipotesi di "indebito ottenimento e utilizzo di finanziamenti bancari assistiti da garanzia per complessivi 210.000 euro". Tra questi, il socio amministratore di una società seregnese operante nel settore dell’attività di mediazione immobiliare che avrebbe indebitamente percepito 30 mila euro indicando nella domanda ricavi nettamente superiori a quelli realmente contabilizzati, per ottenere un maggior finanziamento spettante. C'è poi chi ha chiesto un finanziamento di 25.000 euro che però non spettava. C'è un ristoratore di Bovisio Masciago che avrebbe utilizzato parte di un finanziamento da 70.000 euro per l’acquisito di beni e servizi di natura strettamente personale "non riconducibili all’attività d’impresa", un professionista di Macherio beneficiario di oltre 8.700 euro in parte utilizzati per l’acquisto di un orologio Rolex ed in parte per l’estinzione di un precedente prestito personale.  

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