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Domenica, 28 Aprile 2024
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Padova, sparò e uccise un ladro nel suo bar: tabaccaio assolto in Appello

Ribaltata la sentenza di primo grado che aveva condannato Franco Birolo a due anni e otto mesi di reclusione e al risarcimento di 325mila euro alla famiglia della vittima

E' stato assolto Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola, in provincia di Padova, che la notte del 24 aprile 2012 sparò e uccise un ladro sorpreso a rubare nel suo negozio.

I giudici della Corte d'Appello di Venezia hanno ribaltato la sentenza di primo grado emessa dal gup Beatrice Bergamasco, che aveva condannato Birolo a due anni e otto mesi di reclusione e a un risarcimento danni di oltre 300mila euro nei confronti dei parenti della vittima. In primo grado il pm Benedetto Roberti aveva chiesto l'assoluzione per legittima difesa. Il gup Bergamasco era stata posta sotto sorveglianza, bersagliata da minacce arrivate anche attraverso il social network.

Sulla vicenda era intervenuto anche il vescovo di Chioggia, Adriano Tessarollo, che aveva attaccato duramente il magistrato. "Mi permetta un'ironia, signora giudice: quello che non era riuscito forse a rubare il ladro da vivo, glielo ha dato il giudice, completando il furto. Un bel vitalizio ottenuto per i suoi familiari". Le parole del prelato suscitarono la reazione sdegnata dall'Associazione nazionale magistrati. 

LA RAPINA - La sera del 24 aprile 2012, Birolo fu svegliato da rumori sospetti provenienti dal negozio sotto casa. Una banda di ladri aveva utilizzato per la spaccata una Fiat Punto verde, risultata poi rubata, e stavano caricando sull'auto le stecche di sigarette. Il tabaccaio scese al pian terreno con in mano la sua pistola calibro 9 semiautomatica, regolarmente detenuta. Alla vista dei malviventi, Birolo sparò in strada, colpendone uno mortalmente. Il corpo della vittima, un moldavo di 20 anni, era stato ritrovato poco lontano, privo di documenti. Un altro membro della banda, impaurito, si nascose dietro il bancone e poi si "consegno"  a Birolo, mentre un vicino e la moglie del tabaccaio chiamavano i carabinieri. (la dinamica ricostruita da PadovaOggi)

IL CASO DI LODI - Una vicenda molto simile a quella di questi giorni, che ha visto protagonista un ristoratore di Canaletto Lodigiano, che ha sparato uccidendo un ladro che si era introdotto nel suo locale per rubare insieme ad alcuni complici. 

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