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Lunedì, 29 Aprile 2024
Torino

"Papà mi ha portato da una prostituta": le confessioni di un bambino e un genitore nei guai

L'uomo è indagato per violenza sessuale, ma nega tutto

"Un giorno papà mi ha portato da una prostituta", ha confessato il piccolo. Per questo un genitore torinese sulla quarantina, tossicodipendente, è finito nei guai: è accusato di violenza sessuale nei confronti del figlio di 8 anni, in quanto lo avrebbe portato con sé durante un incontro con una meretrice. Ieri, giovedì 1° febbraio, si è tenuta l'udienza preliminare: l'uomo nega ogni addebito, affermando che si è trattato di un equivoco, o meglio di una cattiva interpretazione delle parole del figlio da parte di una psicologa che lo ha ascoltato durante un colloquio.

Per questa ragione i suoi difensori, gli avvocati Basilio Foti e Luca Schera, hanno chiesto di ottenere e poter analizzare il video integrale del colloquio, dopodiché il giudice deciderà se rinviare l'imputato a processo. La vicenda si incastona in un quadro di maltrattamenti in famiglia, racconta Davide Petrizzelli su TorinoToday. La scorsa estate l'uomo era stato arrestato per maltrattamenti nei confronti della compagna, anche lei tossicodipendente, che successivamente era stata trasferita in una comunità protetta.

I colloqui della psicologa con il bambino erano iniziati proprio successivamente a quel fatto. La professionista ha poi sollevato l'attenzione sull'incontro di padre e figlio con la prostituta che, se fosse realmente avvenuto, integrerebbe il reato di violenza sessuale. L'accusa è sostenuta dal pm Davide Pretti della procura di Torino, secondo cui invece il racconto della psicologa e quello del bambino sono attendibili.

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