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Venerdì, 26 Aprile 2024
Esplosioni

Palazzina esplosa a Milano, marito di una delle vittime indagato per strage

Giuseppe Pellicanò, marito di Micaela, una delle tre vittime nell'esplosione di via Brioschi, risulta iscritto nel registro degli indagati nell'inchiesta della procura. L'ipotesi di reato è "strage". Nell'esplosione sono rimaste ferite anche le figlie

A metterlo nei guai ci sarebbero alcune sue impronte e non meglio specificate tracce biologiche sul luogo dell’esplosione. Dettagli, piccoli ma decisivi, che potrebbero aver convinto la procura che la più atroce delle piste investigative era anche la più vicina alla realtà

Giuseppe Pellicanò, uno dei feriti nell’esplosione di domenica 12 giugno nel condominio di via Brioschi 65, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di “strage”. Pellicanò è il marito di Micaela Masella, una delle tre vittime, anche se i due erano ormai praticamente divorziati, con la donna che aveva deciso di andare a vivere con il suo nuovo compagno. 

La svolta nell’inchiesta si scopre da un "avviso di accertamento non ripetibile" attraverso il quale i pm Ramondini e Gatto hanno chiesto la nomina di un perito all'indagato per effettuare accertamenti tecnici sulla fuga di gas. Una necessità legale e una garanzia per lo stesso Pellicanò che, però, a questo punto è formalmente iscritto nel registro degli indagati. 

Milano, esplosione in via Brioschi |Foto MilanoToday

Nell’esplosione, oltre a Micaela, avevano perso la vita anche Riccardo e Chiara, due studenti marchigiani che hanno avuto l’unica “colpa” di vivere nella casa accanto a quella dei Pellicanò. Lo stesso Giuseppe e le sue due figlie sono rimasti gravemente feriti nello scoppio e ancora ora, dopo un trapianto di pelle, sono ricoverati in condizioni gravi ma stabili al Niguarda. 

Le indagini, grazie a un pool di esperti nominato dalla procura, avevano già accertato che prima dell’esplosione si era verificato un picco anomalo di consumo di gas. E non avevano escluso che quello stesso picco fosse stato provocato “dolosamente”. Ora, la triste novità, è che la mano “dolosa” potrebbe essere stata quella di Pellicanò. 

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