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Martedì, 30 Aprile 2024
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"Aumenta la crisi e l'acqua nelle case diminuisce"

L'acqua in casa di Daniele tornerà ma rimangono i 7mila euro da pagare. Il suo non è un caso isolato e l'acqua può essere staccata anche a chi è in difficoltà, come anziani o famiglie con bimbi e disabili

ROMA - La storia di Daniele è paradossale ma sembra aver cominciato a risolversi. Al rientro a casa dopo un periodo all'estero aveva trovato due bollette dell'acqua con 7mila euro da pagare e poco tempo dopo gli hanno pure staccato il servizio completamente. Così è andato alla sede centrale della multiservizi della Capitale, Acea.

Dopo qualche ora agli sportelli, Daniele ha ottenuto un risultato: l'acqua in casa tornerà. Ma rimane aperta la questione del "salasso" da 7mila euro. Poi c'è un'altra preoccupazione:

Questa volta fortunatamente è toccato a noi, che siamo sì precari ma non abbiamo né bambini né particolari problemi di salute. Immaginate cosa succederebbe se l'acqua venisse staccata da un giorno all'altro a una famiglia con un disabile?

La preoccupazione di Daniele è fondata, visto che il suo non è un caso isolato. A confermarlo anche Paolo Carsetti, del comitato Acqua Bene Comune Roma: "Da un po' di tempo ci arrivano diverse segnalazioni di storie come quella di Daniele e non siamo un'associazione dei consumatori. Si passa direttamente al taglio del servizio senza che venga fatta una verifica, una pratica vessatoria nei confronti dei cittadini".

GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA A PAOLO CARSETTI

Le segnalazioni sono aumentate ultimamente e per Carsetti è anche colpa della crisi:

Con l'aggravarsi della crisi e la morosità incolpevole molte persone non riesco a pagare le bollette, spesso perché hanno perso il lavoro. Ma l'azienda arriva al distacco anche con persone che sono in difficoltà: bambini, anziani e anche disabili

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