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Domenica, 28 Aprile 2024
Due anni di ricerche / Ancona

Andreea Rabciuc riconosciuta da scarpe e giubbetto: nel casolare erano già entrati non trovando nulla

La giovane era scomparsa il 12 marzo del 2022, senza soldi nè telefono. L'allontanamento volontario non aveva mai convinto gli investigatori. Dopo poco meno di due anni il corpo della giovane romena sarebbe stato ritrovato

Un gelido vento invernale avvolge le luci attorno al casolare abbandonato. Carabinieri e colleghi della SIS (Reparto Investigazioni scientifiche) già dall'imbrunire si alternano nelle stanze diroccate di quel che resta del civico 26. Dentro, tra mura crollate e locali in disuso, ci sarebbe quel che rimane del corpo di Andreea Rabciuc, la giovane barista romena scomparsa il 12 marzo del 2022 dopo una serata trascorsa con alcuni amici. Due anni di ricerche e flebili speranze. Due anni di accuse, dubbi e teorie. L'unico indagato, per sequestro di persona, è sempre e solo rimasto Simone Gresti, fidanzato di Andreea, tra le ultime persone (insieme a Francesco ed Aurora) ad averla vista poco prima della sua scomparsa.

Una svolta inaspettata

La svolta (decisiva) nel primo pomeriggio di ieri, sabato 20 gennaio. Il proprietario del casolare di via Montecarottese, quando da poco sono passate le 15, esce di casa per raccogliere della legna, accatastata proprio all'interno dello stabile. L'uomo, residente a Moie e co-proprietario dell'immobile insieme al fratello, accede dal portone principale ed entra in una stanza, un'ex cucina dichiarata inagibile, ormai adibita a legnaia. A quel punto si blocca: davanti a lui, appoggiate su una scala (che collega il solaio ormai crollato) ci sono delle ossa umane, con attorno un giubbetto ed un paio di scarpe. Ancora sotto choc allerta i carabinieri che, una volta intervenuti, collegano fin da subito gli indumenti ritrovati a quelli indossati da Andreea nei giorni della scomparsa. Gli investigatori non hanno dubbi: si tratterebbe della 28enne romena, anche se per l'ufficialità bisognerà attendere come da prassi i risultati del test sul dna.

Il ritrovamento del cadavere

Due anni fa il primo sopralluogo

E pensare che quel casolare era già stato controllato nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Andreea. Il 16 marzo infatti i carabinieri entrarono all'interno dello stabile, mappando l'area con i droni ed utilizzando i cani molecolari: "Quel giorno sono entrato anche io - conferma ai nostri microfoni un volontario della protezione civile - perché era arrivata la segnalazione di un vetro infranto. Ricordo bene quella zona e non avevo riscontrato anomalie. La casa in quel punto è diroccata e non agibile. Mi ricordo che facevo fatica a districarmi per via del solaio in parte crollato". Nel luogo del ritrovamento anche il pm Irene Bilotta. Poco dopo arriva anche Emanuele Giuliani, l'avvocato difensore di Simone Gresti, sul posto per prendere parte agli accertamenti irripetibili sui resti umani: "Non mi aspettavo un epilogo del genere - afferma - sono dispiaciuto umanamente. Dopo due anni è inconcepibile che il corpo venga ritrovato a cinque passi dal luogo della scomparsa in un casolare abbandonato. Ho già chiamato Simone per avvertirlo ed è rimasto sotto choc".

L'arrivo della mamma di Andreea

Georgeta Croceanu arriva al civico 26 di via Montecarottese quando da poco sono passate le 21. La mamma di Andreea si presenta davanti all'ingresso già in lacrime e si rivolge prima ai carabinieri e poi all'avvocato Giuliani. "C'è mia figlia dentro? Può darsi che non è lei. Tu stai difendendo un criminale che ha ammazzato la mia bambina. Io sono la madre che da due anni la sta cercando, come puoi difendere il tuo cliente?". A quel punto la donna viene fatta calmare e riportata all'interno della propria automobile. 

Un tragico epilogo

L'ipotesi dell'allontanamento volontario non ha mai convinto gli inquirenti. Come avrebbe fatto Andreea a nascondersi per così tanto tempo senza soldi né telefono? La sera della scomparsa infatti, dopo il litigio con Simone, Andreea si era allontanata da sola e senza cellulare, percorrendo a piedi, secondo il racconto di fidanzato ed amici, via Montecarottese in direzione Moie. Da quel momento nessuno l'avrebbe più vista, fino al tragico epilogo di sabato pomeriggio. Gli interrogativi però sono ancora tanti: il corpo di Andreea è stato spostato nel casolare in un secondo momento? Oppure la donna è sempre stata nascosta tra quelle mura?. Domande che, già nelle prossime ore, potrebbero avere una risposta.

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