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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'incidente a Pasqua / Vercelli

È la modella Anna Kraevskaya la seconda vittima dell'incidente in Ferrari

Anche il secondo corpo dello schianto di Pasqua sulla bretella A4-A5 è stato identificato

Hanno un nome le due vittime del devastante incidente della Ferrari. Anche il secondo corpo è stato identificato. Secondo quanto riporta il Tgr del Piemonte, si chiamava Anna Kraevskaya, ed era una modella ucraina, originaria di Odessa. Aveva 21 anni la donna morta nel bolide andato a fuoco. La supercar si era schiantata contro il guardrail la mattina di Pasqua, sulla bretella A4-A5, in provincia di Vercelli. La giovane era seduta accanto al guidatore, il dj Hysni Questaj, 40 anni, originario del Kosovo, anch'egli morto sul colpo.

Anna Kraevskaya è la seconda vittima

I due erano residenti in Svizzera. In base a una prima ipotesi, tutta da confermare, i due potrebbero essersi conosciuti al locale notturno di Sion dove il dj kosovaro aveva suonato la notte prima del tragico incidente. La procura di Vercelli ha comunque disposto il test del dna per dissipare qualsiasi dubbio. Il corpo del dj era stato riconosciuto nei giorni scorsi dal fratello. Ad aiutare gli investigatori della polizia stradale a identificare il corpo è stata la denuncia di scomparsa presentata alla polizia svizzera dagli amici, allarmati per l'assenza di sue notizie.

Questay, noto come "Dj Style Q", lascia due figli di 11 e 14 anni che vivono in Kosovo con la madre.

L'incidente stradale risale al giorno di Pasqua: era avvenuto subito dopo la galleria di passo d'Avenco, all'altezza di Alice Castello, in direzione Milano-Santhia. Non erano rimaste coinvolte altre vetture.

Incidente Alice Castello (foto vigili del fuoco e TorinoToday)

Per motivi che rimangono, a oggi, da chiarire la supercar era andata a schiantarsi contro il guardrail e aveva preso fuoco. L'impatto era stato così violento che la Ferrari, un modello GTC4 Lusso, di colore bianco, si era spezzata letteralmente a metà. La parte anteriore schiantata contro lo spartitraffico in cemento e poi divorata dalle fiamme, quella posteriore invece sbalzata a cinquanta metri di distanza, fino a una piazzola d'emergenza. Per riuscire a estrarre i corpi dall'abitacolo i vigili del fuoco erano stati costretti a tagliare le lamiere.

L'asfalto era bagnato al momento dell'incidente. Il guidatore, forse per un malore, forse per una disattenzione, ha perso il controllo e il bolide ha colpito in pieno la spalletta di cemento del guardrail centrale. Un impatto devastante a circa 200 km all'ora.

Incidente Ferrari Ivrea-Santhià (da TorinoToday) (3)

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