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Domenica, 28 Aprile 2024
Indipendenza Veneto

"Abbiamo bisogno di dinamite": così parlavano i secessionisti veneti

Intercettazioni choc degli indipendentisti veneti arrestati ieri: "Qualcuno appostato con mitra e un carro armato a piazza San Marco". E ancora: "Abbiamo bisogno di dinamite"

ROMA - Candelotti di dinamite e un carro armato. Azioni coordinate in tutta Italia e minacce pesanti. Erano pronti a tutto gli uomini dell'Alleanza, il gruppo di secessionisti veneti smantellato ieri dai carabinieri del Ros. Pesante il bilancio dell'operazione dei militari: ventiquattro arresti e ventisette indagati con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Nel mirino, indipendentisti accusati di aver messo in atto "varie iniziative, anche violente" per ottenere l'indipendenza del Vento e di altre Regioni d'Italia. 

"RESTATE IN ITALIA E MORIRETE" - E in effetti ad ascoltare le intercettazioni, i dubbi sulle intenzioni degli arrestati sono davvero pochi. Tiziano Lanza, tra le persone finite in manette, dice al telefono di voler instaurare "un clima di terrore" anche tramite "un altro carro armato gigantesco". L'uomo, residente a Bovolone (Verona), era "sempre impegnato in azione di reclutamento e finanziamento" dell'Alleanza. Durante una chiamata Lanza dice: "Andatevene dall'Italia e chiedete perdono per 147 anni di crimini contro la nostra popolazione e di ruberie. Andatevene e vivrete, rimanete e morirete poiché instaureremo veramente il clima di terrore, sai come ci divertiremo, la mafia anche qua". 

"GENTE COI MITRA A SAN MARCO" - Poi Lanza descrive il piano per l'occupazione di piazza San Marco. Occupazione per la quale - come il 9 maggio 1997 - i secessionisti stavano costruendo un carro armato artigianale. "Se riusciamo ad andarci con un mezzo così gigantesco, invece di otto forse saremo in ottocento, ben equipaggiati, con maschere antigas, qualcuno appostato con mitra e tutto e ci sarà anche gente all'estero, come me, che convocherà una conferenza stampa" dice Lanza. L'uomo aggiunge: "E quando l'azione sarà fatta, sarà coordinata mezza Italia perché lo faranno anche i piemontesi, lo faranno anche i sardi, ciascuno nel loro sistema, ma sarà sincronizzato con la nostra, perfino la 'napulitania, vogliono chiamarsi così".

"ABBIAMO BISOGNO DI DINAMITE" - Ancora più pesanti le parole di Giancarlo Orini, un altro degli arresti ed ex appartenente - dicono i pm - "alla frangia più violenta della Lega Nord". Il 15 giugno 2012, durante una conversazione telefonica, dice: "Ma è arrivato il momento di combattere, ragazzo. Se stiamo qui a aspettare, qui tra poco salta tutto". Dall'altro capo del telefono qualcuno dice: "Male che vada nella peggiore delle ipotesi ci troviamo a casa mia a tagliare su un salame". Ed è qui che Orini rilancia: "No, più che tagliare il salame noi abbiamo bisogno di caricare i candelotti di dinamite". 

ECCO IL CARRO ARMATO FATTO IN CASA: IL VIDEO

IL CARRO ARMATO - Le intercettazioni, insomma, tratteggiano un gruppo para militare pronto ad agire e violentemente. Tra gli episodi contestati anche quello, riferiscono gli investigatori, della "costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco", la stessa cui faceva riferimento Tiziano Lanza. Il mezzo, che è stato sequestrato, è un trattore agricolo trasformato in una sorta di mezzo corazzato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri. 

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IL TANKO DEL 1997 - La vicenda richiama alla memoria quanto avvenuto il 9 maggio 1997, quando un gruppo di "Serenissimi" diede l'assalto al campanile di piazza San Marco. In quel caso tra gli elementi più scenografici c'era proprio un furgone trasformato in rudimentale carro armato, poi denominato "Tanko", che però in quel caso non era in grado di sparare. 

INDAGATI E ARRESTATI - Tra gli indagati figurerebbero anche un leader del movimento dei Forconi, alcune persone vicine al noto gruppo dei "Serenissimi" e il presidente e la segretaria della Life, l'associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell'8 dicembre. L'epicentro sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il "Tanko". Tra gli arrestati dell'inchiesta della Procura di Brescia vi è anche il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto, virtualmente raggiunta con il referendum del 22 marzo scorso.

"LA GENTE SI INCAZZA ANCORA DI PIU'" - Stizzita la reazione del senatur, Umberto Bossi. "Gli arresti dei secessionisti? Un errore dello Stato. Tutto si può fare ma quando si agisce così il risultato pratico è che la gente si incazza ancora di più". Ancora più forte la reazione del segretario federale della Lega, Matteo Salvini: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia". 

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