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Sabato, 27 Aprile 2024
Le foto e i nomi

I tre latitanti più pericolosi dopo la morte di Matteo Messina Denaro

Attilio Cubeddu, Giovanni Motisi e Renato Cinquegranella sono i tre criminali più ricercati dopo la morte del boss di Castelvetrano. Sono nella lista del "programma speciale di ricerca". Cosa sappiamo su di loro

Un mafioso palermitano di lungo corso, un camorrista napoletano, un sequestratore sardo. Giovanni Motisi, Renato Cinquegranella e Attilio Cubeddu sono i tre latitanti italiani più pericolosi dopo la morte di Matteo Messina Denaro. Ancora ricercati a livello nazionale e internazionale, i loro nomi sono inseriti nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità redatto dal gruppo integrato interforze della direzione centrale della polizia criminale, nell'ambito del cosiddetto "programma speciale di ricerca". Ecco cosa sappiamo su di loro.

I tre latitanti italiani più ricercati (Fonte ministero dell'Interno)

Attilio Cubeddu: il sequestratore sardo evaso

Attilio Cubeddu è nato il 2 marzo del 1947 ad Arzana, in provincia di Nuoro. È ricercato dal 1997 per non aver fatto rientro, al termine di un permesso premio (una visita a moglie e figlie), nel carcere di Badu 'e Carros a Nuoro, in cui si trovava per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. È un nome storico dell'Anonima sequestri sarda. Partecipò nel 1981 al sequestro Peruzzi, in Toscana, e nel 1983 ai sequestri Rangoni Machiavelli e Bauer in Emilia-Romagna, poi si diede alla latitanza. Arrestato nel 1984 a Riccione, fu condannato a 30 anni di carcere.

Attilio Cubeddu, tra i latitanti più ricercati in Italia

Dopo la fuga e l'inizio della nuova latitanza nel 1997, fu coinvolto nel sequestro di Giuseppe Soffiantini, per il quale è stato condannato a 30 anni, e sospettato - ma mai formalmente incriminato - per il sequestro di Silvia Melis, rapita a Tortolì, in Ogliastra, sempre nel 1997. Dal 1998 è ricercato in campo internazionale, anche se all'epoca emerse l'ipotesi che Cubeddu fosse morto, forse ucciso dal complice Giovanni Farina, che non voleva dividere il denaro del riscatto del sequestro Soffiantini. Tuttavia nel 2012 sono state riaperte le indagini: il procuratore Domenico Fiordalisi ritiene che si nasconda nel territorio dell'Ogliastra. Dopo la morte di Matteo Messina Denaro, è lui il latitante ricercato da più tempo in Italia, tra quelli di massima pericolosità.

Giovanni Motisi: il killer di Totò Riina

Nella lista c'è anche Giovanni Motisi, membro di Cosa nostra e capo del clan Motisi. Nato l'1 gennaio 1959 a Palermo, è latitante dal 1998. Sempre dal 1998 è ricercato per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso e dal 2002 per strage. Le ricerca in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali, sono state avviate il 10 dicembre 1999. È considerato il killer di fiducia di Totò Riina.

Giovanni Motisi nella lista dei ricercati latitanti più pericolosi

Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Calogero Ganci, Motisi era presente nel momento in cui Cosa nostra discusse dell'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Motisi, condannato all'ergastolo per l'omicidio del commissario Giuseppe Montana, ucciso il 28 luglio 1985, è anche nella lista dei criminali più ricercati d'Europa dell'Europol.

Renato Cinquegranella: il camorrista nemico di Cutolo

È invece latitante dal 2002 Renato Cinquegranella, esponente della camorra. Nato il 15 maggio 1949 a Napoli, è ricercato per associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi ed estorsione. Cinquegranella è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giacomo Frattini, giovane affiliato della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Frattini fu torturato, ucciso e fatto a pezzi, il 21 gennaio 1982, per vendicare l'omicidio in carcere di un fedelissimo dell'allora boss di Secondigliano, Aniello La Monica. Dal dicembre 2018 è ricercato a livello internazionale, con l'obiettivo di estradarlo nel caso in cui venisse arrestato.

La scheda di Renato Cinquegranella, dal sito del ministero dell'Interno

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