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Sabato, 27 Aprile 2024
Durante il question time

Neonato morto al Pertini, il ministro Schillaci: "Cambieremo il rooming in"

Si va verso il cambiamento dei protocolli per l'allattamento in ospedale

Il rooming-in cambierà. A dirlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci, rispondendo al Question time nell'aula del Senato. Dopo "il terribile episodio del neonato deceduto all'ospedale Pertini di Roma nella notte tra il 7 e l'8 gennaio scorso" — ha affermato il ministro — "ho tempestivamente predisposto la convocazione di un gruppo di lavoro di esperti, che stilerà un protocollo di buona pratica clinica per la gestione del modello del rooming-in, anche in termini di fabbisogno del personale e anche per la valutazione dei casi in cui si possa derogare a questo modello nell'interesse esclusivo delle neomamme e dei neonati".

Proprio al Pertini, infatti, un neonato era morto dopo essere stato soffocato dalla madre alla quale, dopo svariate ore di travaglio, era stato affidato il bambino per l'allattamento. La donna, stremata, si era addormentata sul corpo del figlio, determinandone in questo modo il soffocamento. A seguito dell'episodio in molti hanno messo in discussione la cosiddetta pratica del rooming-in, che prevede che i figli appena nati vengano affidati alle neomamme, spesso però molto provate dal parto. 

"Il rooming-in — ha spiegato il ministro — offre numerosi vantaggi: facilitazione dello sviluppo delle competenze materne nella cura del proprio bambino, promozione dell'attaccamento e della relazione mamma-bambino (processo di bonding), riduzione del rischio di infezioni ospedaliere per il neonato, promozione dell'empowerment della mamma, dimissione protetta attraverso un'assistenza mirata allo sviluppo della compliance materna e facilitazione e sostegno all'avvio e mantenimento dell'allattamento materno a richiesta del neonato. Il rooming-in prevede il periodico controllo del benessere materno e neonatale da parte del personale di degenza ostetrica e del nido, il quale deve essere, però quantitativamente adeguato alle esigenze assistenziali".

"Il rooming in offre vari vantaggi per la mamma e il bambino e prevede il periodico controllo del personale, il quale però deve essere quantitativamente adeguato.  Ha avuto luogo — ha concluso Schillaci — anche una ispezione dei carabinieri del Nas, svolta compatibilmente con le indagini penali della Procura in corso", ho anche predisposto la stesura di un protocollo che individui tra l'altro anche le situazioni in cui sia possibile derogare a tale modello nell'interesse delle neomamme e neonati".

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