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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso

Migranti, minacce xenofobe alla Caritas da gruppi di estrema destra

Sagome tricolori di morti e manifesti contro lo ius soli davanti alle sedi dell'organizzazione. Le rivendicazioni su un sito: "Guerra ai nemici della nostra terra"

Una serie di azioni intimidatorie e minacce xenofobe ai danni di dieci sedi della Caritas per le attività svolte con i migranti. Una provocazione fatta da un gruppo di estrema destra e poi rivendicata su internet. Obiettivo dei blitz notturni sono stati gli uffici diocesani dell'organizzazione in diverse città del Nord: Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso. 

La rivendicazione è stata pubblicata su internet con le foto delle azioni in un comunicato intitolato 'Guerra ai nemici della nostra terra!'. Il gruppo neofascista si chiama Veneto Fronte skinheahs e definisce i blitz cooedinati "una denuncia" per chi continua a condurre un "chiaro disegno politico finalizzato all'annientamento dell'identità italiana". 

Il direttore della Caritas Italiana monsignor Francesco Soddu ha condannato l'azione: "Desidero esprimere la vicinanza di Caritas Italiana alle sedi colpite, esortandovi – tanto più in quest’anno giubilare che sta per aprirsi – a proseguire con serenità nell’impegno di prossimità alle vecchie e nuove forme di povertà, fragilità e di bisogno". Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che ha parlato di "indegno atto di squadrismo". Molti gli attestati di solidarietà da parte di cittadini e associazioni.

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