rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
I risultati dell'autopsia / Brescia

Uccide la fidanzata e si toglie la vita, lei non ha opposto resistenza: cosa sappiamo

I corpi di Cristian Catalano e di Shuai Li sono stati rinvenuti all'interno di un'abitazione a Lonato del Garda, nel Bresciano. Sul cadavere della donna non c'erano segni di violenza, per gli inquirenti c'è la possibilità che sia stata sedata

Perché Shuai Li non ha opposto resistenza? Un interrogativo che si aggiunge a quelli già emersi nel corso delle indagini sul presunto omicidio-suicidio avvenuto nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 aprile, in un residence a Madonna della Scoperta, frazione di Lonato, in provincia di Brescia. Sono state eseguite le autopsie sui corpi di Cristian Catalano e della fidanzata di origini cinesi, entrambi trovati senza vita e con le vene tagliate nella casa in cui vivevano in affitto da alcuni mesi. Terminato l'esame autoptico, il pubblico ministero Alessio Bernardi ha firmato il nullaosta per la restituzione delle salme ai familiari. 

I risultati dell'autopsia

Mentre non arrivano conferme sull'ipotesi che la 45enne fosse incinta, l'esame autoptico ha sollevato una nuova questione: sul corpo della donna non sono stati trovati segni di violenza. Dettaglio che fa supporre che non abbia opposto resistenza mentre Catalano le stava tagliando le vene. Come conferma anche BresciaToday, tra le possibilità vagliate nelle ultime ore dagli inquirenti c'è anche quella che sia stata sedata o drogata dal compagno e che quindi fosse priva di sensi al momento dell'omicidio. Soltanto i risultati dell'esame tossicologico potranno far luce su questa terribile ipotesi.

Cosa sappiamo

Al momento la pista più accreditata rimane quella dell'omicidio-suicidio, seppur con diversi quesiti che attendono risposte. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, Catalano avrebbe prima ucciso la compagna, tagliandole le vene per simularne il suicidio: in seguito, si sarebbe auto-inferto ferite al collo e alle sue stesse vene, morendo dissanguato ad almeno un'ora di distanza dalla morte di Shau Li. A dare l'allarme sono stati i parenti della donna, preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con lei dalla domenica di Pasqua. Dopo essersi precipitati a Lonato, i familiari della 45enne hanno chiesto aiuto ai proprietari di casa per entrare ma, dopo aver visto del sangue sul vetro di una finestra, hanno deciso di allertare subito i carabinieri. Una volta entrati nell'abitazione i militari hanno fatto la macabra scoperta: i due corpi senza vita in un lago di sangue.

"Sono stanco, prendo le ferie". Uccide la fidanzata e si suicida: tutto premeditato? 

Durante gli esami autoptici effettuati dal dottor Andrea Verzeletti, direttore dell'unità operativa di Medicina legale, e dalla dottoressa Sofia Bodini, sono state rilevate diverse ferite da arma da taglio: in entrambi i casi il decesso è avvenuto per dissanguamento. Shau Li avrebbe sentito la famiglia per l'ultima volta la sera di Pasqua, Catalano invece, aveva chiesto dei giorni di ferie dopo le festività pasquali e sarebbe stato visto per l'ultima volta dai vicini di casa nella mattina di lunedì, qualche ora prima che la tragedia avvenisse.

Chi era Cristian Catalano

Originario della provincia di Lecco, incensurato e dunque sconosciuto alle forze dell'ordine, Cristian Catalano era tornato in Italia da circa un anno: prima di allora aveva vissuto per almeno un decennio in Brasile. Qui si era sposato e aveva avuto dei figli, che vivono ancora in Sudamerica. Da meno di 6 mesi abitava a Lonato, nell'appartamento in affitto dove sono stati rinvenuti il suo cadavere e quello della compagna che frequentava da qualche mese, residente a Desenzano e in Italia da circa un anno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Uccide la fidanzata e si toglie la vita, lei non ha opposto resistenza: cosa sappiamo

Today è in caricamento