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Martedì, 30 Aprile 2024
Strage sul lavoro / Firenze

Perché la trave ha ceduto nel cantiere Esselunga: cinque operai morti schiacciati dal cemento

Il bilancio è pesantissimo a Firenze. La dinamica del disastro, le ipotesi sulle cause e la rabbia dei sindacati

Nella notte è stato recuperato il corpo senza vita di un quarto operaio morto nel crollo di Firenze: il disastro è avvenuto nel quartiere Novoli, dentro al cantiere del nuovo centro commerciale Esselunga. Poi il bilancio si è ulteriormente aggravato sabato, a mezza mattinata. "Ormai possiamo dire che sono cinque i morti, sicuramente un bilancio drammatico. Poco fa ho avuto notizia che si sta provvedendo a raccogliere l'ulteriore salma", ha confermato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando a una radio locale, riferendo dell'individuazione del corpo dell'ultimo disperso. Il corpo non è però ancora stato recuperato dai vigili del fuoco.

Chi sono i morti 

Il bilancio è pesantissimo, dunque. Una strage: cinque lavoratori morti e tre estratti vivi, gravemente feriti e ricoperti di cemento fresco. Tra le vittime accertate c'è il sessantenne originario di Teramo, Luigi Coclite, che viveva a Collesalvetti, in provincia di Livorno. Guidava le betoniere. Sarebbe l'unico italiano del gruppo di operai travolti, alcuni sono di nazionalità romena. Luigi Coclite lascia due figli di 18 e 22 anni.

La dinamica del disastro nel cantiere di Firenze

Il crollo è avvenuto venerdì mattina: un boato, ha ceduto una grande trave al quarto piano. C'è un video del momento esatto in cui si è consumata la tragedia. La trave, che era già stata collocata prima, ha ceduto da un lato. A catena ha generato una serie di crolli. Una grossa porzione della struttura ha vibrato, in pratica è collassata la zona su cui stavano facendo i lavori gli operai. Poi i crolli a catena. Travolti gli uomini che stavano livellando il calcestruzzo e quelli che avevano altri compiti nei piani più bassi.

Perché quella trave di cemento armato ha ceduto?

Perché quella trave di cemento armato ha ceduto? Prova a ipotizzarlo Eugenio Giani, governatore della Toscana che ha seguito ieri la vicenda minuto dopo minuto. "Siccome sono tutti elementi prefabbricati, le ipotesi sono due: o c'erano dei cedimenti strutturali o qui è stato posizionato in modo non sicuro. Essendo al quarto piano, a catena ha generato una serie di crolli e i corpi delle persone sono precipitati nel seminterrato". Certezze non ce ne sono. Si indagherà per capire se abbia avuto un peso un'eventuale accelerata dei lavori negli ultimi tempi.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo. Il cantiere è sotto sequestro. I tecnici Asl hanno ascoltato personale del cantiere. La costruzione del nuovo supermercato sta impegnando oltre 30 aziende in subappalto. Il complesso dell'ex Panificio militare, tra via Ponte di Mezzo e via Mariti, era stato dismesso dagli anni '70, ed Esselunga ha avviato i lavori nel luglio 2021. Nel progetto sono previsti oltre 5.200 mq di aree di uso pubblico suddivise tra un giardino e un parcheggio alberato.

Rabbia dei sindacati e tutti i dubbi sul disastro

Cordoglio di Mattarella in una telefonata al sindaco Nardella. La premier Meloni segue l'evolversi della situazione. Esplode la rabbia dei sindacati, che rilanciano sulla sicurezza sul lavoro. Cgil e Uil, insieme con le categorie degli edili e dei metalmeccanici (Fillea, Feneal, Fiom e Uilm) hanno proclamato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio per dire basta alle stragi sul lavoro. Le due confederazioni hanno sollecitato tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.

Firenze, crollo nel cantiere del supermercato (Foto da FirenzeToday)

Il crollo di Firenze "è l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, è sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone - dicono i sindacati -. Nell'esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell'attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri".

L'azienda committente e la ditta appaltatrice sono le stesse di Genova

L'azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno avvenuto il 10 febbraio 2023 in cui tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio. La procura aveva aperto un fascicolo per fare luce sul rispetto delle norme di sicurezza dopo il crollo della rampa in cemento e poi di una cancellata nel giro di un paio di mesi. In quelle occasioni ci furono alcuni feriti ma non vittime.

Quello che ha colpito alcuni sindacalisti, ma anche molti cronisti, è stata la confusione sul bilancio umano della tragedia di ieri. A lungo, fino a sera addirittura, non è stato chiaro il numero di persone coinvolte. Nei cantieri spesso non si ha certezza immediata di quante persone vi stiano lavorando, nell'Italia del 2024. Un problema vero, oltre che una conseguenza indiretta delle logiche insite nel sistema dei subappalti.

Landini (Cgil) contro "la logica del subappalto"

"Nel 2023 ci sono stati mille morti sul lavoro e spesso questi incidenti sono prodotti dal sistema del subappalto e della logica degli appalti al massimo ribasso. Voglio ricordare però che è stato questo Governo a modificare il codice degli appalti e a reintrodurre il subappalto a cascata", dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, commentando l'incidente sul lavoro a Firenze. "È necessario che ci sia una reazione immediata e penso anche che sia necessario arrivare alla prossima settimana a un'iniziativa generale, che proporrò anche agli altri sindacati, perché non è più accettabile continuare a morire sul lavoro".

"Sono disgustose le parole di Maurizio Landini, che commenta l'incidente sul lavoro a Firenze incolpando anche il nuovo codice degli appalti: il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall'Europa, tanto che l'Italia era a rischio infrazione, e che nulla c'entrano con la tragedia. Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie". Replica così la Lega in una nota.

"Oggi si pone il lutto cittadino e il lutto regionale - dice il presidente della Toscana, Giani - Voglio che tutti si rifletta, e ognuno che ha una competenza possa mettere in atto il proprio impegno perché certe cose non si possano ripetere".

Cordoglio da parte di tutte le forze politiche, e auspici che "mai più" si ripetano incidenti sul lavoro. Fino alla prossima tragedia.

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