rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Parla il killer della donna crocifissa: "Non volevo morisse"

Riccardo Viti, l'artigiano fiorentino che ha confessato l'omicidio della prostituta Andrea Cristina Zamfir, dal carcere scrive: non sono un killer, ma una persona che ha perso il controllo

FIRENZE - "Mi rivolgo direttamente a lei, perché è la mamma di Andrea Cristina. Con questa lettera vorrei farle sapere quanto sono costernato per la perdita che le ho causato".

Così rompe il silenzio, con una lettera scritta di proprio pugno dal carcere di Sollicciano, Riccardo Viti, l'artigiano fiorentino che ha confessato l'omicidio della prostituta Andrea Cristina Zamfir, trovata crocifissa a Ugnano, vicino Firenze.

"Non sono ciò che vogliono descrivermi, cioè un serial killer, ma una persona che quella maledetta notte ha perso il controllo della situazione e che non avrebbe mai pensato e voluto che la ragazza morisse", scrive ancora l'uomo nella lettera inviata lo scorso 19 maggio e destinata alla madre della vittima che sarà resa nota questa sera durante l'ultimo appuntamento stagionale di "Quarto Grado", su Retequattro.

"Non ho mai ucciso nessuno perché rispetto la vita di tutte le persone e questo rende ancora più pesante la mia pena. Non voglio più aggiungere nulla perché capisco che le risulterà difficile leggere questa lettera", prosegue la missiva, concludendo: "Era doveroso per me spiegarle chi è la persona che ha ucciso sua figlia e l'unico modo era quello di dirle la verità e cioè che mai avrei pensato potesse accadere ciò che è accaduto".

Firenze, torna l'incubo mostro

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parla il killer della donna crocifissa: "Non volevo morisse"

Today è in caricamento