Jobs act e Piano Casa in Senato: arriva la tendopoli
Mentre si votano i provvedimenti in aula i movimenti per la casa sfilano per la Capitale e arrivano nei pressi di Palazzo Madama. Qui hanno deciso di nuovo di accamparsi, come nelle scorse mobilitazioni
Dopo la manifestazione che si è conclusa con una breve acampada a piazza Venezia, oggi i movimenti sociali tornano ad affollare le strade della Capitale. Dito puntato contro il decreto Lupi, Jobs Act ma tra le ragioni del corteo c'è anche la difesa del 'diritto alla protesta': nei giorni scorsi il governo aveva minacciato di imporre dei divieti per le manifestazioni che verranno organizzate a Roma.
Così dopo la protesta per 'liberare Roma' ecco quella contro il governo Renzi: non è la prima volta che i movimenti sociali si ritrovano per contestare le scelte dell'esecutivo. Già negli scorsi mesi avevano dato vita a un presidio in piazza Montecitorio contro il piano casa e in particola l'articolo 5 del provvedimento, che toglie la possibilità di prendere la residenza agli indirizzi delle occupazioni.
LA CRONACA - Il corteo partito è partito dai Fori Imperiali e ha attraversato il centro di Roma per fermarsi in piazza Sant'Andrea della Valle, dove ha dato vita a una nuova tendopoli. Dopo le 17 è arrivata la notizia dell'approvazione dell'articolo 5 del Piano casa, che riguarda da vicino il mondo delle occupazioni. "Vergogna, vergogna!" hanno urlato dal corteo.
In risposta, il presidio ha deciso di rimanere in piazza a oltranza. Durante gli interventi dal microfono uno degli attivisti ha fatto notare uno striscione del sindacato di polizia Coisp sopra le teste degli agenti in tenuta antisommossa. Lo stesso sindacato che circa un anno fa aveva dato vita a un presidio sotto l'ufficio di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. La protesta era stata organizzata in solidarietà agli agenti colpevoli del suo omicidio. "Federico è stato ucciso da voi ma noi continueremo a lottare, anche per lui" ha concluso l'attivista.
