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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'aggressione / Taranto

Il preside preso a calci e pugni da un papà a scuola: "I genitori si sentono padroni"

I fatti a Taranto, in una materna. "Non educano, prendono sempre le difese dei figli", accusa il dirigente scolastico Marco Cesario. I sindacati chiedono maggiori tutele per il personale scolastico

Prima immobilizzato a un polso, poi scaraventato per terra e colpito con calci e pugni dal padre di un bambina. Questa l'aggressione subita la mattina del 31 gennaio da Marco Cesario, preside dell'istituto Europa-Dante Alighieri di Taranto. "Sono tanto amareggiato per quanto accaduto. La scuola è l'anello debole in uno Stato altrettanto debole e destinato al fallimento se le cose non cambiano", ha detto Cesario, dopo una visita al pronto soccorso dell'ospedale per farsi medicare le ferite al volto e alla mano. Tutto a causa di una discussione con la madre della bambina di tre anni. La donna è tornata a scuola col marito che ha aggredito il dirigente.

Cesario racconta al Corriere della Sera quanto accaduto: "Una docente aveva chiamato, secondo il regolamento, la mamma di questa bimba di tre anni per cambiarle la biancheria. La signora si è presentata già in preda al nervosismo perché stufa di essere chiamata ripetutamente per questa incombenza". È seguita una discussione e il preside ha invitato la donna ad abbassare i toni, ricordandole che i bambini della scuola materna "dovrebbero già essere autonomi". Dopo alcuni minuti si è presentato il padre dell'alunna che ha raggiunto l'ufficio di presidenza, aggredendo il dirigente scolastico.

"L'uomo mi ha afferrato e sbattuto a terra colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra anche la signora ha tentato di darmi un calcio e ha gridato 'ora chiamali i carabinieri'. Sono scappato. Avevo il maglione strappato tanta è stata la violenza dell'uomo. La vice preside ha cercato di fermarli e s'è presa anche lei qualche colpo". Episodi del genere, secondo Cesario, accadono perché "il genitore si sente padrone: non deve entrare e uscire da scuola a proprio piacimento. A volte penso che servirebbe la vigilanza delle forze dell'ordine. I genitori non educano. Prendono sempre le difese dei figli", conclude il preside.

"Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi", spiegano i docenti dell'istituto che hanno espresso in una nota solidarietà e vicinanza al dirigente scolastico. "Chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola", proseguono. Per il sindacato dei dirigenti scolastici "è inconcepibile che chi è aggredito sia costretto a ricorrere a cure mediche e chi aggredisce se ne stia a piede libero, in attesa che la giustizia faccia il suo lungo corso". Sulla vicenda erano già intervenuti ieri Cisl e Cgil, denunciando il caso ed esprimendo solidarietà al dirigente e sollecitando iniziative a tutela del personale scolastico. "L'aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile", dice il segretario nazionale del sindacato Snals, Elvira Serafini.

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