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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sconto di pena / Taranto

Michele Misseri esce dal carcere e torna a vivere nella casa del delitto: "Ha già trovato un lavoro"

Libero tra poche settimane, vivrà nell'abitazione di famiglia ad Avetrana, dove si è consumato l'omicidio di Sarah Scazzi. "Cercherà di tornare a una vita normale, è sereno e tranquillo", dice il suo avvocato. L'uomo non ha più rapporti con la moglie Cosima e la figlia Sabrina, entrambe all'ergastolo

Tra poche settimane, un mese circa, Michele Misseri sarà un uomo libero. Quattrocento giorni prima del previsto. Questo perché tra i giorni di liberazione anticipata (sconti di pena ricevuti per buona condotta) e quelli previsti dal decreto svuota-carceri, Misseri ha ridotto drasticamente la sua permanenza in carcere, accorciando i tempi del fine pena. L'uomo è in carcere dal 2017, accusato di soppressione di cadavere e inquinamento delle prove nel processo per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi, uccisa nel 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. Non solo: su di lui pesa anche un'accusa di diffamazione nei confronti dell'ex consulente Roberta Bruzzone e dell'ex avvocato Daniele Galoppa.

Michele Misseri vivrà nella casa del delitto ad Avetrana

La conferma della scarcerazione imminente di Michele Misseri arriva dal suo legale Luca La Tanza, che lo descrive come "sereno e tranquillo". L'avvocato ha parlato di come il suo assistito intende trascorrere i primi giorni successivi alla sua liberazione: "Michele vuole godersi almeno un paio di giorni in completa serenità non appena sarà scarcerato. E vorrebbe evitare interviste e comparse. Poi, sicuramente, tornerà a parlare", ha detto. "Sa che deve uscire e so che andrà a casa sua, ad Avetrana. Cercherà di tornare a una vita normale, una cosa complicata dopo sette anni di carcere. Andrà a vedere lo stato dei suoi terreni e so che ci sono persone disposte a fargli fare qualche lavoretto nei campi".

Michele Misseri in una foto di archivio LaPresse

Le offerte di lavoro per lo zio di Sarah Scazzi

In paese c'è chi gli ha offerto un'occupazione in un'azienda agricola, spiega l'edizione barese di Repubblica. Lui avrebbe accettato. Fatto sta che l'uomo ha deciso di tornare a vivere nell'abitazione di famiglia ad Avetrana, in via Grazia Deledda, dove si è consumato l'omicidio della nipote Sarah Scazzi.

Al momento, Michele Misseri si trova nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, dove è considerato un "detenuto modello". Ha conseguito la licenza media durante il suo periodo di detenzione, ha frequentato dei corsi di pittura e falegnameria e ha svolto alcuni piccoli lavoretti di giardinaggio. È dal 2010, anno del delitto, che afferma di essere colpevole anche dell'omicidio di Sarah Scazzi, nonostante abbia fornito versioni differenti nel corso del tempo, cosa che lo ha reso inattendibile agli occhi degli inquirenti e dell'opinione pubblica.

Dopo quaranta giorni di ricerche, confessò di aver molestato e assassinato la nipote, indicando il luogo in cui aveva poi nascosto il corpo, una cisterna interrata. Una settimana dopo la sua confessione, accusò la figlia Sabrina di essere presente al momento dell'omicidio, reato per cui fu infine condannata all'ergastolo la ragazza, insieme alla madre Cosima Serrano. Michele Misseri non ha più rapporti con le due donne, mentre continua a sentire regolarmente la sua seconda figlia, trasferitasi a Roma. 
 

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