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Domenica, 28 Aprile 2024
Strage in mare

L'ecatombe del gommone: "Almeno 60 morti"

I sopravvissuti a bordo sono stati costretti a dire addio ai loro cari deceduti gettandoli in mare

Una nuova ecatombe nel Mediterraneo. Sono almeno 60, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, i migranti morti in mare per fame, sete e ustioni dopo essere rimasti per circa una settimana in mare. A riportare i dettagli di questa ennesima tragedia è l'Ong Sos Mediterranée, che ha soccorso 25 persone a bordo della nave Ocean Viking.

I migranti erano partiti da Zawiya, in Libia, 7 giorni fa. Dopo 3 giorni dalla partenza il motore dell'imbarcazione si è rotto lasciando il gommone alla deriva senza alcun tipo di approvvigionamento. I sopravvissuti a bordo sono stati costretti a dire addio ai loro cari deceduti gettandoli in mare.

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Il nodo del mancato soccorso

I volontari di Sos Mediterranée hanno trovato i superstiti "in condizioni di salute fisica e mentale estremamente vulnerabili" e hanno effettuato un'evacuazione medica insieme alla guardia costiera italiana. "Due persone svenute che le nostre squadre non sono riuscite a rianimare sono state trasportate in Sicilia in elicottero", riferisce l'Ong.

I sopravvissuti hanno riferito di aver visto per giorni aerei ed elicotteri sorvolare le loro teste, senza che nessuno gli prestasse soccorso. Tre navi umanitarie, le Sea Watch 4 e 5 e la Humanity1, sono attualmente sotto sequestro in Italia per "fermi amministrativi" a causa delle regole di condotta introdotte dal governo. L'Italia lascia così la rotta migratoria più letale al mondo senza soccorsi, mentre con l'arrivo della "bella stagione" le partenze andranno moltiplicandosi.

Sos Mediterranée su X

A quanto si apprende, negli scorsi giorni "Alarm phone" - progetto umanitario impegnato nell'assicurare che le richieste di soccorso vengano gestite - aveva girato la segnalazione di un gommone con 75 persone a bordo, ma resta da verificare se si trattasse effettivamente della stessa imbarcazione. Come in passato, ancora una volta accertare le responsabilità di questa ennesima strage sarà difficile.

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Salvate altre 224 persone in due distinte operazioni

Su "X", Sos Mediterranée ha fatto sapere di star portando in salvo altre 224 persone, recuperate in due distinte operazioni. La prima nella serata del 13 marzo: "Ieri sera, il nostro team è stato incaricato dalle autorità italiane di soccorrere un' natante, assistito da Trotamar III. L'equipaggio della barca a vela aveva distribuito giubbotti di salvataggio ai naufraghi sulla barca di legno. In salvo 113 persone, tra cui 6 donne e 2 bimbi", fa sapere l'organizzazione.

"Questa mattina - si legge ancora - il nostro team ha salvato 88 persone da un gommone stracarico con il supporto di Seabird2. Una pattuglia della guardia costiera libica era sul posto, si è tenuta a distanza. Il ponte è stato allertato da un mayday di Frontex e ITMRCC ha chiesto di intervenire".

Al momento, spiegano i volontari, è in corso il viaggio verso la città di Ancona, assegnata dalle autorità come porto sicuro. "Il viaggio di 1450 km rischia di peggiorare le condizioni mediche dei naufraghi, alcuni sono ancora attaccati all'ossigeno per riprendersi", afferma l'Ong. "Abbiamo chiesto alle autorità italiane un luogo più vicino per lo sbarco dei 224 sopravvissuti".

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