Fedeli contro il nuovo altare da 150mila euro: "Che spreco, intervenga il Vaticano"

Infuriati e sorpresi. A Nuoro i fedeli sono in rivolta per il nuovo altare della Cattedrale, che costerà 150mila euro: "Intervenga il Vaticano"

"Perché - si chiedono - spendere 150 mila euro per un altare anziché per le persone che hanno bisogno?". E' stata lanciata una raccolta firme con centinaia di adesioni in pochi giorni. Una lettera è stata inviata a Roma, "alla cortese attenzione di monsignor Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato. Città del Vaticano". Oltre al lato economico, viene contestato anche lo stile scelto dagli architetti: "Snatura gli elementi neoclassici che caratterizzano la chiesa".

Nella lettera di Michele Pintore inviata in Vaticano si legge: "Mi rivolgo a Lei monsignore anche a nome di un numeroso gruppo di fedeli nuoresi, nella speranza di risolvere un problema col nostro vescovo Monsignor Mosè Marcia, che rischia di degenerare per mancanza di dialogo. L’argomento è una recente proposta da parte della Curia (senza prima sentire il parere dei fedeli, come indica la prassi secondo le norme in vigore) per la realizzazione di un “discutibile” progetto per l'adeguamento (si dice sempre in base alle norme conciliari) del presbiterio della nostra Cattedrale di Santa Maria della Neve".

"Un progetto, che rischia di sconvolgere lo stile architettonico della chiesa (che tra l'altro ci risulta già secondo le norme) per l'imposizione di un contestato progetto, indubbiamente più adatto a una chiesa del terzo millennio. Tutto questo ha portato a una grave disapprovazione da parte dei fedeli, che stanno raccogliendo firme per bloccare i lavori (da inviare anche a papa Francesco) , ma anche da parte clero (ho sentito molti amici sacerdoti, che per obbedienza al superiore non si esprimono ma sono fortemente contrariati)".

Il comitato nato spontaneamente non ha alcuna intenzione di mollare la presa e chiede chiarimenti.