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Martedì, 30 Aprile 2024
Delitto di Garlasco / Italia

Delitto di Garlasco, annullata l'assoluzione di Alberto Stasi

Processo da rifare per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. La madre della ragazza: "Chiara ha bisogno di verità"

Tutto da rifare. Annullata la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia).

E' questa la decisione della prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Paolo Bardovagnim, che ha disposto nuovo processo d'appello. Alberto Stasi era stato assolto sia in primo grado sia in secondo. La Cassazione ha così accolto il ricorso della Procura di Milano e dei genitori di Chiara Poggi.

"Sono dispiaciuto e incredulo, non si capisce il motivo",dice l'avvocato di Stasi, Fabio Giarda. "Leggeremo le motivazioni". E' stata sposata in pieno la tesi della Procura generale di Piazza Cavour, che attraverso la requisitoria di Roberto Aniello aveva chiesto di annullare l'assoluzione per Stasi.

Processo per il delitto di Garlasco

Nelle sentenze di primo e secondo grado che hanno assolto il giovane dall’accusa dell’omicidio, aveva detto ieri il pg Aniello, si ravvisano "evidenti illogicità" e inoltre "lacune e incongruenze" e una "sopravvalutazione della prova scientifica".  Secondo il pg "l’autore dell’omicidio ben conosceva la vittima come pure la casa" e "non ci sono elementi che parlino di altre persone" all’infuori di Stasi "che potessero avere un movente per uccidere" Chiara Poggi a Garlasco.

"Se c'è un caso in cui le sentenze di merito palesano illogicità, lacune e incongruenze è questa - ha detto Aniello - Tali illogicità minano la ricostruzione della corte d'assise d'appello e non consentono al giudice di merito di avere una visione completa dei fatti. Mi pare che la sentenza di merito incorra nei vizi denunciati sia dal procuratore generale che dalle parti civili". Aniello ha quindi puntato con forza l'indice contro una "sopravvalutazione della prova scientifica, spesso di grande utilità, ma che in altri casi non porta a risultati apprezzabili perché parte da basi scientifiche approssimative o ci sono circostanze che limitano le possibilità di accertamento".

LA MAMMA DI CHIARA - "Sono contenta perché i giudici hanno capito che Chiara ha bisogno di verità". E' il primo commento di Rita Poggi, sulla decisione della Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi, imputato per l'omicidio della figlia, e di disporre un nuovo processo d'appello. La signora Poggi che ha detto di essere "un po' emozionata" e con voce che commossa ha ripetuto più volte "sono contenta che la Cassazione abbia capito...io voglio la verità su Chiara, voglio solo quello. Sono quasi sei anni che aspetto". La mamma di Chiara, assieme al marito, tramite il loro avvocato Gianluigi Tizzoni, avevano chiesto agli Ermellini di annullare la sentenza di Secondo grado e riaprire il dibattimento per effettuare in particolare un esame su un capello corto e castano trovato nel palmo della mano sinistra della figlia. "Il mio legale e i miei consulenti hanno lavorato tantissimo e il merito è il loro". Dopodiché la signor Poggi non ha voluto più aggiungere altro spiegando che la notizia della decisione della cassazione le appena stata comunicata dall'avvocato ma di non saperne i motivi.

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