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Sabato, 27 Aprile 2024
Le indagini / Udine

Benita uccisa con due coltellate, la fuga troppo frettolosa potrebbe avere tradito il killer

Dopo quattro mesi dall'omicidio i carabinieri del Ris sono tornati in provincia di Udine, nella casa dove è stata freddata Benita Gasparini. Cosa succede

Potrebbero essere a una svolta le indagini per l'omicidio di Benita Gasparini, la donna di 89 anni uccisa lo scorso 19 luglio a Pantianicco di Mereto (Udine). A distanza di quattro mesi, i carabinieri del Ris sono tornati sul luogo del delitto con lo scopo di estrapolare il dna ed eventuali impronte dell'assassino.

Pantianicco di Mereto è un borgo di circa 600 anime, si conoscono tutti e l'omicidio di Benita Gasparini rappresenta un mistero. L'anziana è stata trovata dal figlio Luca accanto al divano, nella sala, in posizione supina. Aveva profonde ferite alla testa. Secondo quanto emerso dall'autopsia, Benita è stata raggiunta da due coltellate alla schiena. Ferita, è caduta ferendosi alla testa. La morte non è stata immediata. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stato trovato sotto il corpo della vittima, forse per questo l'assassino l'ha lasciato sulla scena del crimine quando è scappato. Una fuga troppo frettolosa, forse dalla porta sul retro, potrebbe tradursi in indizi "dimenticati" e adesso fondamentali per i carabinieri. 

I cinque figli di Benita e gli altri familiari sono stati sentiti a lungo e la casa è stata scandagliata a caccia di elementi utili alle indagini. Non sono stati trovati segni di effrazione e nessuno in zona ha notato individui sospetti. Segno questo che la donna potrebbe avere aperto la porta della sua casa al killer. Diversi oggetti sono stati sequestrati e analizzati. 

Ad agosto proprio il figlio che aveva scoperto il cadavere dell'anziana, si è tolto la vita. L'uomo, ex meccanico sessantenne, viveva a Pozzecco di Bertiolo e da poco era andato in pensione. I carabinieri hanno trovato un biglietto nel quale c’erano scritti i motivi del gesto estremo. Nessun riferimento all'omicidio di Pantianicco, ma a un malessere interiore legato a problemi di natura coniugale. 

Solo le indagini potranno chiarire se tra i due episodi non c'è, come apparso in un primo momento, alcun collegamento. Adesso i nuovi sopralluoghi degli specialisti del reparto investigazioni scientifiche di Parma in casa di Benita potrebbero essere indice di un nuovo impulso investigativo.

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