Delitto di Garlasco, aperta nuova inchiesta dopo le rivelazioni sul Dna
La Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta bis sull'omicidio di Chiara Poggi, per il cui omicidio, avvenuto a Garlasco nel 2007 è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, dopo la diffusione della nota per cui un secondo Dna sarebbe stato individuato sul corpo della vittima
Era inevitabile. La Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta bis sull'omicidio di Chiara Poggi, per il cui omicidio, avvenuto a Garlasco nel 2007 è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, dopo la diffusione della nota per cui un secondo Dna sarebbe stato individuato sul corpo della vittima, e questo profilo genetico non corrisponderebbe a Stasi.
Laura Barbaini, sostituto procuratore generale di Milano, il sostituto procuratore generale che aveva chiesto la condanna dell'imputato durante l'appello, ha trasmesso gli atti a Pavia.
Secondo una perizia di parte della famiglia Stasi, il profilo del Dna trovato e "isolato" sotto le unghie di Chiara Poggi non appartiene all’ex fidanzato Alberto, all’epoca studente universitario della Bocconi, ma a una persona di sesso maschile, forse un giovane del "giro" di amicizie oppure di conoscenze della 26enne uccisa la mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia.
Si riapre quindi un caso che ha diviso a lungo l'opinione pubblica italiana.