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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'interrogatorio / Palermo

Francesco pestato a morte fuori dalla discoteca, la confessione: "L'ho colpito, ma non volevo uccidere. Mi sono difeso"

Andrea Cangemi, 20 anni come la vittima, è accusato di omicidio preterintenzionale. Il giovane è crollato dopo un lunghissimo interrogatorio: "Ho reagito d'istinto, non mi sono reso conto della gravità"

"Bacchi mi ha colpito per primo dandomi schiaffi e pugni e io ho reagito d'istinto sfrerrandogli prima un calcio e poi un secondo calcio. Ma non mi sono reso conto della gravità. Non volevo ucciderlo. Non volevo". Sono le parole pronunciate nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Alessandro Macaluso da Andrea Cangemi, il 20enne arrestato con l'accusa di avere ucciso all'alba di domenica Francesco Bacchi di 20 anni dopo una rissa iniziata nella discoteca Medusa di Balestrate (Palermo). 

L'accorata autodifesa del ragazzo è riportata dall'AdnKronos. Cangemi è accusato di omicidio preterintenzionale. Lui stesso nella serata del 14  gennaio si è presentato ai carabinieri con i legali. Si trova in stato di fermo ed è al carcere Pagliarelli di Palermo, in attesa dell'udienza di convalida del gip.

Il giovane, che lavora in un supermercato, difeso dall'avvocato Bartolomeo Parrino, ha raccontato la sua versione dei fatti. "Sono stato coinvolto nella rissa - ha detto - e all'improvviso Bacchi mi ha colpito con schiaffi e pugni. Io ho reagito e ho sferrato un calcio e poi un altro calcio. E me ne sono andato".  

Cangemi avrebbe colpito Bacchi all'altezza del collo e della testa. L'autopsia dovrà stabilire se è morto per avere battuto la testa a terra oppure per i calci ricevuti in testa mentre era sull'asfalto. Saranno anche eseguiti test tossicologici, sia sulla vittima sia sull'indagato. Ci sono altri 5 ragazzi indagati che avrebbero partecipato alla rissa, iniziata pare dentro il locale e poi proseguita all'esterno. I carabinieri della compagnia di Partinico stanno proseguendo con le indagini per dare un nome a tutti loro.

"Il ragazzo è distrutto, è un gran lavoratore. È messo in regola in un supermercato. Ci sono due famiglie rovinate. Da un lato una famiglia che ha perso un figlio di 20 anni e dall'altro un'altra famiglia che ha un figlio accusato di omicidio", dice all'AdnKronos l'avvocato di Cangemi, Bartolomeo Parrino. "C'è un filmato che ha ripreso tutto - dice ancora l'avvocato Parrino - e si vedono le fasi della rissa. Si vede Bacchi che lo aggredisce per primo. E il mio assistito si è difeso. È una cosa terribile, che un ragazzo di 20 anni vado a divertirsi e muoia - dice ancora - Due vite rovinate, una tragedia immensa. È un problema culturale. C'è la cultura della violenza, sono ragazzi che hanno troppa facilità a litigare e a reagire. È una rissa finita male. Non ci sono armi, ci sono due che litigano".

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