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Sabato, 27 Aprile 2024
CATANIA

Giovane mamma uccisa a coltellate, il suo ex confessa: "Sono stato io"

Luca Priolo è stato fermato dai carabinieri a Milano: stava cercando di fuggire all'estero. Giordana Di Stefano, ventenne, era madre di una bambina e in passato aveva denunciato episodi di stalking

Svolta nelle indagini sulla morte di Giordana Di Stefano, la giovane mamma assassinata a coltellate a Nicolosi, in provincia di Catania.

Per l'omicidio i carabinieri hanno fermato a Milano Luca Priolo, 30 anni, ex convivente della vittima. L'uomo ha confessato il delitto ai carabinieri. Il ragazzo stava cercando di fuggire all'estero ma è stato bloccato nella stazione ferroviaria mentre era in attesa di un treno diretto a Lugano. 

Priolo è stato avvistato dai carabinieri sulla banchina. E' stato chiamato per nome e si è subito consegnato scoppiando in lacrime. Poi ha confessato tutto. "Sì, sono stato io", ha ammesso, aggiungendo di aver agito durante un raptus di follia. 

LA DINAMICA DEL DELITTO - L'uomo avrebbe chiesto alla propria ex un colloquio chiarificatore alla presenza del cugino della donna. Priolo si sarebbe sempre mostrato tranquillo, tanto che su sua richiesta il parente avrebbe acconsentito a lasciarli soli. In quel breve lasso di tempo si è consumato il delitto. 

Il corpo della ragazza, segnato da profonde ferite d'arma da taglio, è stato trovato all'interno della sua auto, un'Audi A2, in una strada di campagna nella periferia della cittadina. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania, coordinati dal pm Andrea Sorrentino.

LA FUGA IN AUTO - Dopo averla uccisa Priolo è rientrato a casa, poco prima di mezzanotte, ha baciato la madre e si fatto dare le chiavi della sua auto. Prima di uscire ha avuto l'accortezza di lasciare spento e nell'abitazione il suo cellulare. Poi è fuggito verso Milano a bordo di una Fiat Punto. La mamma di Giordana non vedendola rientrare prima dell'alba, e sapendo che era con Luca, temendo le fosse successo qualcosa si e' recata dai carabinieri di Nicolosi e ne ha denunciato la scomparsa.

"ERA GELOSO MA NON VIOLENTO" - Secondo fonti legali, Priolo aspirava ad un impiego come guardia giurata e aveva bisogno di chiudere il fascicolo penale per ottenere il porto d'armi. Le amiche di lei, sconvolte, davanti alla caserma dei carabinieri di Nicolosi: "Lui era geloso, ma non violento, lei non aveva paura di lui e non riusciamo ancora a credere che sia stato lui".

LA DENUNCIA PER STALKING - Priolo era stato già denunciato dalla sua ex. Giordana, infatti, era parte lesa nell'udienza preliminare per stalking scaturita da una sua denuncia del 3 ottobre 2013 e in programma proprio oggi. Il procedimento per stalking era scattato dopo che l'ex convivente era entrato in casa della vittima da una finestra. Il giovane si era difeso sostenendo di essere entrato perchè aveva visto un'auto sospetta fuori dal portone e voleva garantire la loro sicurezza. 

La Procura di Catania aveva comunque chiesto il rinvio a giudizio dell'imputato. La prima udienza si sarebbe dovuta tenere stamattina, ma è stata rinviata perché il legale dell'imputato ha chiesto il ricorso a riti alternativi. 

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