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Sabato, 27 Aprile 2024
Il delitto sul litorale / Roma

Omicidio Leonardo Muratovic, c'è la svolta: "L'ho ucciso io"

Un giovane, 20 anni, si è costituito martedì sera a Roma in relazione all'omicidio del pugile di 25 anni: è stato accompagnato dal fratello in una stazione dei carabinieri. Fermati entrambi

C'è una prima importante svolta nelle indagini. Una persona si è costituita martedì sera, a Roma, in relazione all'omicidio del pugile di 25 anni Leonardo Muratovic, ucciso sabato notte ad Anzio a coltellate durante una rissa fuori da un locale notturno. A consegnarsi alle forze dell'ordine è stato un giovane di 20 anni, che è stato accompagnato dal fratello in una stazione dei carabinieri. Omicidio volontario e concorso in omicidio. Queste le accuse per i due fratelli Adam Ed Drissi, 20 anni, e Ahmed Ed Drissi, 25 anni, che ieri sera si sono presentati nella caserma Gianicolense. L'omicidio è contestato al più piccolo dei due, il ventenne, che avrebbe già confessato: "Ho accoltellato io quel ragazzo". Il concorso in omicidio, invece, è stato contestato al fratello di 25 anni.

Il 20enne avrebbe dunque confessato dopo tre giorni di ricerche serrate. Per questa vicenda è stato arrestato anche il padre della vittima che, domenica, ha accoltellato due bodyguard del locale dove è iniziata la rissa. L'uomo li aveva colpiti con un coltello fuori al commissariato di Anzio dove i due erano stato convocati come persone informate sui fatti. Amici, familiari e conoscenti di Leonardo Muratovic si sono ritrovati martedì sera ad Anzio e hanno deposto mazzi di fiori in ricordo della vittima e lasciato volare in cielo alcune lanterne cinesi. Esplosi fuochi d'artificio. Una volta arrivata la notizia della persona costituitasi alle forze dell'ordine, alcuni dei presenti si sono diretti verso il commissariato di Anzio.

Il 20enne, anche lui con la passione per il pugilato, avrebbe deciso di consegnarsi alla luce dell'attività di indagine svolta in queste ore dalla polizia. La squadra mobile nelle ultime ore aveva individuato una comitiva di 5 ragazzi, tutti coinvolti nella vicenda a vario titolo e stavano stringendo il cerchio sull'omicidio. Ancora da chiarire il movente. Le indagini, scrive Lorenzo Nicolini su RomaToday, hanno accertato che tra Leonardo Muratovic e il gruppo del suo presunto assassino c'erano vecchi rancori. Non è chiaro se siano legati a questioni di droga oppure no. Fatto sta che quella tragica notte nel locale della Riviera Mallozzi, la discussione sarebbe nata per motivi banali. Il pugile era lì con un suo amico e le rispettive fidanzate. Una doppia uscita di coppia. I buttafuori hanno fatto uscire dal locale i giovani che stavano litigando e all'esterno è avvenuta la tragedia. 

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