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Sabato, 27 Aprile 2024
Le indagini / Palermo

L'uomo freddato a colpi di pistola dopo il lavoro: fermato un 32enne

Badreddine Boudjemai, 41 anni, è stato raggiunto da tre proiettili mentre tornava a casa. Cosa hanno scoperto i carabinieri

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Badreddine Boudjemai, per tutti Badr, il cameriere algerino ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorsi in via Roma, a Palermo. È stato fermato un cameriere tunisino di 32 anni, che lavora nel locale vicino al ristorante dove lavorava la vittima. Il provvedimento è stato emesso dal pm Vincenzo Amico.

I carabinieri hanno eseguito perquisizioni, sequestrato il cellulare della vittima e sentito familiari e colleghi. Il lavoro mira anche a ricostruire frequentazioni e spostamenti della vittima. Quella di Badreddine Boudjemai è stata una vera e propria esecuzione, tre colpi d'arma da fuoco che non gli hanno lasciato scampo. L'uomo, 41 anni, sposato e padre di due bimbi, era incensurato. "Un padre affettuoso, sempre sorridente, una persona tranquilla", dicono amici e colleghi.

Come si legge su PalermoToday, Badr lavorava come cameriere in un locale nella centralissima via Emerico Amari. "Sto arrivando", aveva scritto alla moglie nella notte tra venerdì e sabato subito dopo aver terminato il proprio turno. Quindi si era incamminato lungo via Roma per raggiungere la propria abitazione nella zona della stazione centrale, ma a casa non è mai arrivato. Nei pressi delle Poste centrali è stato raggiunto alle spalle da due colpi sparati con un revolver, un terzo colpo è stato esploso a distanza ravvicinata alla nuca. A dare l'allarme sono state alcune turiste, che hanno visto il corpo per terra ma i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. I carabinieri hanno sequestrato le immagini di tutte le telecamere di videosorveglianza della zona e proprio dalla loro analisi gli investigatori dell'Arma sarebbero riusciti a stringere il cerchio.

La sorella "Chi ha visto parli"

Badr era arrivato a Palermo per la prima volta nel 2010: una vacanza per trovare la sorella più piccola, Fella, mediatrice culturale di Medici senza frontiere. A PalermoToday la donna descrive il fratello come "un uomo sempre sorridente, legato profondamente alla sua famiglia, soprattutto ai suoi due bambini. Dopo il secondo figlio la moglie ha smesso di lavorare per accudirli. Era mio fratello a pensare a tutto. Lavorava dalla mattina alla sera solo per loro, non prendendo mai neppure un giorno libero. Chi ha visto parli. Tutti adoravano mio fratello, perché era una persona dall'animo gentile".

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