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Venerdì, 26 Aprile 2024
La ricostruzione / Frosinone

Omicidio Mollicone, Serena legata viva: "Poteva essere salvata"

Criminologa e medico legale hanno ricostruito le ultime ore di vita della diciottenne di Arce uccisa nel 2001: "Lasciata per terra col nastro adesivo su naso e bocca dalle 4 alle 6 ore"

Serena Mollicone, la ragazza di diciotto anni di Arce (provincia di Frosinone) uccisa nel 2001, è stata legata mani e piedi quando era ancora viva. Se fosse stata soccorsa per tempo si sarebbe salvata. A spiegarlo in aula, davanti ai giudici della Corte d'Assise, sono state la criminologa Roberta Bruzzone e il medico legale Luisa Regimenti, periti della parte civile, nelle nuova udienza del processo per il delitto. Lo riporta FrosinoneToday.

Serena Mollicone scompare nel nulla il primo giugno 2001, due giorni dopo il cadavere viene ritrovato in un bosco. C'è un primo processo, finito con l’assoluzione di un carrozziere di Arce. Poi le indagini si spostano sulla caserma dei carabinieri dove la ragazza sarebbe stata vista entrare prima di sparire. Imputati sono l’ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco, l'ex vice comandante della caserma di Arce, il luogotenente Vincenzo Quatrale e l'appuntato Francesco Suprano.

Nell'udienza di oggi, 22 aprile, si è parlato di come l'aggressore ha agito. Sono state ricostruite le ore prima della morte della ragazza. "Serena dopo il violento colpo contro la porta dell'alloggio della caserma di Arce cadde priva di sensi a causa di alcune fratture craniche ma poteva essere soccorsa. Fu lasciata, invece, in queste condizioni per 4/6 ore prima di essere uccisa dal nastro adesivo che gli è stato applicato sulla bocca e sul naso provocandone il soffocamento", ha detto il medico legale Luisa Regimenti. 

La criminologa Bruzzone ha separato le due figure chiave che avrebbero partecipato, seppur con ruoli diversi, all'omicidio di Serena. L'aggressione sarebbe stata compiuta da una persona psicologicamente instabile, che avrebbe agito d'impeto. La fase successiva, quella della cancellazione delle prove e dell'occultamento del corpo, sarebbe stata messa in atto da una mentalità lucida, quasi ossessiva. 

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