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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Venezia

Migranti, sindaci e regioni in rivolta: no alla ridistribuzione e ai nuovi Cie

Dopo i fatti di Venezia, il Viminale richiama i prefetti affinché i profughi vengano ridistribuiti meglio sul territorio, ma i sindaci insorgono. I governatori si oppongono all'apertura di nuovi Cie. "Non possiamo ripropporre ciò che è già fallito", dice il presidente della Toscana Enrico Rossi

2,5 migranti ogni mille residenti. Questo in sintesi il piano migranti che dovrebbe entrare in vigore alla fine di gennaio. Ma i Comuni dicono no e a firmare il piano sono stati solo 1 sindaco su 3, mentre le Regioni bocciano i nuovi Centri di identifcazione ed espulsione. 

Il Viminale avverte i prefetti: i profughi devono essere distribuiti in maniera più uniforme su tutto il territorio italiano, anziché concentrarli tutti in pericolose "enclave" che rischiano poi di far esplodere eposodi come quello di Venezia. 

Il criterio di proporzionalità dell'accoglienza dei migranti in rapporto alla popolazione residente si attesta su "circa 2,5 posti di accoglienza ogni mille residenti, con necessari correttivi per i piccoli comuni e i comuni capoluogo sedi della città metropolitane e le zone terremotate". Ma per ora "il vero punto debole del'infrastruttura italiana", scrive Valentina Errante per il Messaggero, "è il coinvoglimento di soli 2600 comuni su 8000". 

Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha rinnovato l'accordo bilaterale tra Italia e Tunisia e già nei prossimi giorni inizieranno i primi rimpatri. Il nuovo numero uno dei Viminale vuole anche l'apertura di un Cie in ogni Regione, facendo insorgere i governatori. "Non possiamo riproporre ciò che è già fallito. I Cie sono luoghi disastrosi per i diritti umani. Senza accordi bilaterali con i Paesi d'origine e senza una normativa che differenzi le espulsioni dalle semplici intimazioni, non ci sarà nessun incremento di sicurezza. No alle caserme di 1.400 persona come a Venezia, sì all'accoglienza diffusa sul territorio", tuona a Repubblica il presidente della Toscana Enrico Rossi. 

I sindaci intanto chiedono più rimpatri. Il presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, chiede che si applichino gli accordi. "Se si fosse fatto, dice, nel caso di Cona ci sarebbero dovuti essere 8 migranti contro i 1.500 presenti, con 3mila residenti".

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