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Lunedì, 29 Aprile 2024
Sparo di Capodanno / Biella

Perché Emanuele Pozzolo ha fatto scena muta davanti ai pm

Nei giorni scorsi aveva detto a più riprese di non essere stato lui a sparare, e assicurava che avrebbe fatto chiarezza davanti al pubblico ministero. Invece ha scelto il silenzio: una strategia difensiva precisa. Renzi: "C'è qualcosa che non torna"

Tutto si è concluso nel giro di pochi minuti. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo nell'interrogatorio convocato a sorpresa ieri dalla procura di Biella. E' accusato di avere sparato in maniera accidentale un colpo di revolver durante la festa di Capodanno di Rosazza che ha ferito Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario meloniano Delmastro.

Lo sparo di Capodanno e la scelta del silenzio

Nei giorni scorsi aveva detto a più riprese di non essere stato lui a sparare, e assicurava che avrebbe fatto chiarezza davanti al pubblico ministero. Invece ha scelto il silenzio "perché sui quotidiani sono usciti ampi stralci di indagini non a disposizione della difesa", precisa il difensore, Andrea Corsaro (che è anche sindaco di centrodestra a Vercelli), dopo la nota pubblicata dalla procura di Biella secondo cui Pozzolo ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, nell'interrogatorio di ieri, "alla luce delle più recenti notizie apparse sui quotidiani".

Corsaro specifica "che la decisione invece è stata assunta e motivata ai pubblici ministeri in considerazione dell'uscita sui quotidiani, il giorno 16 gennaio, di ampi stralci di atti di indagine non a disposizione della difesa perché coperti da segreto istruttorio. Atti che risultano invece, perché pubblicati, a conoscenza di altri non autorizzati, e ciò con grave pregiudizio per le indagini".

Le indagini proseguono. Secondo alcune ipotesi apparse oggi sui quotidiani, la scelta di non rispondere rientra in una precisa strategia difensiva: non scoprirsi in alcun modo prima dell’arrivo di eventuali evidenze scientifiche. Al momento i risultati degli esami ordinati dalla procura, dallo stub alla perizia balistica, non sarebbero ancora stati completamente elaborati.

Renzi: "Questa cosa è incredibile"

"Colpo di scena (si fa per dire) sullo sparo al veglione di Capodanno dei pistoleri del partito della Meloni - scrive sui social, il leader di Iv Matteo Renzi - Il deputato FDI, Pozzolo, aveva detto che avrebbe fatto il nome di chi ha sparato davanti al PM. Oggi c'era l'interrogatorio davanti al PM. E che ha fatto Pozzolo? Ha detto che non risponde, che si avvale della facoltà di non rispondere. Ragazzi, questa cosa è incredibile e passa sotto silenzio. Da due settimane si stanno scambiando pizzini per trovare una ricostruzione plausibile perché sanno che in questa storia qualcuno sta mentendo. Troppi stanno mentendo. E il sottosegretario alla giustizia è il più reticente di tutti. Io sono garantista. Ma proprio perché sono garantista voglio sapere chi è che ha sparato a una festa dove c'erano dei bambini! Davvero un parlamentare ha sparato a una festa con dei bambini rischiando di uccidere un uomo? E perché tutta questa omertà? C'è qualcosa che non torna. Questa storia puzza sempre di più. E io sono sconvolto che dei parlamentari non dicano tutta la verità su un fatto di cronaca così grave: qualcuno giocava con le pistole, un uomo si è salvato per miracolo, c'erano bambini. E questi che fanno? Tacciono o mentono?", si domanda l'ex premier.

Le reazioni: "Annunciava verità e sta muto. Cosa nasconde?"

"Pozzolo annunciava verità e sta muto davanti ai pm. Cosa tace sugli spari di Capodanno con la sua pistola? E l'inadeguato Delmastro perché si nasconde e - lasciando l'incarico - non si assume le sue responsabilità politiche? Peggio di lui Meloni e Nordio che lo coprono". Lo scrive sui social network il senatore del Pd Walter Verini, segretario della commissione Giustizia.

"Oggi, nell'interrogatorio del deputato di Fratelli d'Italia Pozzolo riguardo l'ormai tristemente famosa vicenda del veglione di Capodanno, il parlamentare ha scelto di non rispondere, facendo uso della sua facoltà di astenersi dalla risposta. Questo è un colpo di scena notevole, perché in precedenza Pozzolo aveva annunciato l'intenzione di rivelare il nome del responsabile dell'atto solo davanti al pm", scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo di Italia viva al Senato. "Questo episodio - aggiunge - solleva interrogativi significativi, specialmente alla luce delle affermazioni passate del deputato: sono settimane che ricostruzioni diverse si sovrappongono e a tre settimane da quell'evento manca ancora una ricostruzione precisa e credibile di quanto è successo. È già di per sé inaccettabile che parlamentari possano essere coinvolti in un incidente con queste caratteristiche, che ha messo a rischio la vita di altre persone, anche minorenni. Se a questo si aggiunge questa totale mancanza di trasparenza che ostacola inevitabilmente il lavoro della magistratura, si rimane basiti".

Tosi: "Io ho la pistola sul comodino, carica ma senza colpo in canna"

"Io ho la pistola carica sul comodino, una Pardini ma assolutamente senza colpo in canna". A parlare a Rai Radio1, su Un Giorno da Pecora, è Flavio Tosi, deputato Fi ed ex sindaco di Verona, uno dei pochi politici che hanno dichiarato di avere in casa un'arma da fuoco. Cosa ne pensa della vicenda Pozzolo? "Pur conoscendo e rispettando Pozzolo, però in quella festa l'arma non l'avrei portata. In un paesino piccolino a Capodanno, dove peraltro ci sono anche le scorte...". E' possibile che con la pistola utilizzata possa esser partito accidentalmente un colpo perché l'arma è caduta in terra? "Può esser per come è fatta - ha spiegato Tosi a Un Giorno da Pecora - ma il punto è che tu non devi mai estrarla in una situazione come quella". Tosi non è mai andato a una festa con la pistola. "Ma non ci penso proprio", ha chiosato il parlamentare a Rai Radio1.

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