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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Salerno

Raffaele Acampora: il rider morto travolto da un treno mentre consegna le pizze

La vittima è un 50enne di Sant'Antonio Abate (Napoli). Sull'incidente la procura di Nocera Inferiore (Salerno) ha aperto un'inchiesta, con le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Scafati

È Raffaele Acampora, 50enne originario di Sant'Antonio Abate (Napoli), il rider che venerdì sera (12 gennaio) è stato travolto e ucciso da un treno della Circumvesuviana tra Boscoreale e Scafati, lungo la tratta Torre Annunziata-Poggiomarino, tra le fermate di San Pietro e Cangiani. Sull'incidente la procura di Nocera Inferiore ha aperto un'inchiesta, con le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Scafati (Salerno).

Secondo una prima ricostruzione, il 50enne avrebbe attraversato in scooter i binari al passaggio a livello di via Bernardetti, nel territorio comunale di Scafati, mentre andava a lavoro, a consegnare pizze a domicilio, e non si sarebbe accorto dell'arrivo del convoglio. Ma andrà fatta chiarezza su quanto accaduto. Per l'Eav, l'azienda che opera nel settore del trasporto pubblico in Campania, il passaggio a livello "Soa" (segnalamento ottico e acustico) risultava regolarmente funzionante.

Il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ha commentato: "Valuteremo le eventuali responsabilità della società Eav che, nonostante abbia concordato con noi alla fine di ottobre e su nostra convocazione i lavori da farsi proprio a questo tipo di passaggi a livello pericolosi e incustoditi, da quell'incontro non ha dato seguito agli interventi programmati. Se ci sono i presupposti per costituirci in giudizio lo faremo senza guardare in faccia a nessuno. Solidarietà e vicinanza alla famiglia".

L'ennesimo incidente, stavolta mortale, riapre le riflessioni su quanto sia obsoleta e pericolosa la linea Circumvesuviana in alcuni punti. Molto dura la posizione del sindacato Orsa: "Vedere che nel 2024 esistano ancora i passaggi a livello e sapere addirittura che ce ne sono ancora tanti senza barriere in un paese come il nostro che si definisce 'civile' e 'moderno' dovrebbe invitare tutti ad una serie di riflessioni - si legge in una nota -. Il passaggio a livello in questione è il cosiddetto Soa, cioè senza le barriere. Ha una serie di segnalatori che si attivano quando il treno sta per arrivare, luminosi e acustici. Questi passaggi a livello potrebbero e dovrebbero essere sostituiti da barriere automatiche ma ciò non accade per tanti motivi. Scarsità di risorse economiche delle aziende, apatia gestionale e ostacoli burocratici all'esproprio di pochi metri quadri per installare le 'sbarre' e i relativi motori che le alzano e le abbassano".

Un passaggio a livello in una foto di repertorio

Il tema dei passaggi a livello, scomparsi dai centri delle grandi città, resta invece aperto nei comuni di provincia: "In una strada - prosegue il comunicato - in cui tanti anni fa c'era solo campagna, un segnalatore acustico e luminoso poteva anche starci bene, ma ai giorni nostri, in cui tutto il paesaggio è cambiato, bisogna fare qualcosa di più per evitare altre tragedie. Aziende, politica, istituzioni devono lavorare in sinergia per eliminare ogni ostacolo economico, normativo, gestionale ed accelerare la chiusura, o almeno la messa in sicurezza, di tutti i passaggi a livello".

Il sindacato conclude: "Per noi è un giorno tristissimo, ci sentiamo sconfitti due volte, la prima perché c'è stato l'ennesimo incidente mortale su un passaggio a livello e la seconda perché non siamo riusciti a far comprendere, con le nostre iniziative sindacali, quanto fosse anacronistico, ai giorni nostri, avere ancora passaggi a livello stradali senza le barriere".

Intanto, sono numerosi i messaggi di cordoglio che, in queste ore, vengono pubblicati sulla pagina Facebook della vittima da parte di amici e conoscenti. Antonio scrive: "Ci ha sconvolto questa tragedia. Ti conoscevano tutti, anche i bambini, visto che sei stato il loro autista di scuolabus. Ti possiamo solo ricordare come persona per bene e disponibile". Pietro aggiunge: "Lello, eri e rimani per sempre un amico. Abbiamo vissuto giorni meravigliosi. In questo momento non ho parole".

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