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Venerdì, 26 Aprile 2024
Verso la fine

Rave party finito: sgomberata l'intera area: oltre 2mila persona identificate

Alcune decine di persone se ne sono andate. I reduci del rave sono stati segnalati nelle strutture alberghiere del territorio

Sembrava l’ultima scelta, la meno probabile perché la più rischiosa, tanto che ieri era arrivato anche il plauso del portavoce dell'associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti per la pazienza adoperata dal Questore. Ma oggi sembra finita la pazienza per il mega rave party organizzato abusivamente nel viterbese, dove lunedì era stato trovato morto un ragazzo di 25 anni dopo un tuffo nel lago di Mezzano.

Questa mattina, intorno alle 6,15, è arrivato il dispiegamento di forze dell'ordine, di fronte all'ingresso del lago di Mezzano. Una ventina di blindati del Reparto mobile della Polizia di Stato si stanno dirigendo verso il luogo del rave party. Presenti due squadre di cinofili e alcune ambulanze. Sul posto anche guardia di finanza e carabinieri. Alla fine, in mattinata, l'area è stata sgomberata.

Sono oltre 2.000 le persone identificate e più di 700 i mezzi controllati ai posti di blocco di polizia, carabinieri e guardia di finanza nella zona del viterbese del lago di Mezzano dove si è svolto un rave party illegale su un'area privata. È quanto si apprende da fonti della questura di Viterbo. Con il contributo della Polizia Stradale è in atto anche il controllo delle strade adiacenti al luogo del raduno. Gli agenti della stradale sono intervenuti in particolare a Campi di Bisenzio sulle rive del lago di Bolsena dove si erano radunati un centinaio tra camper e autovetture con a bordo oltre 300 persone, che sono state allontanate.

Esulta il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti: "Finalmente è stata ripristinato lo Stato di Diritto a Valentano. Ringrazio tutte le Forze dell'Ordine per l'impegno costante profuso per tutta la durata del rave abusivo e in particolare per aver consentito di ripristinare la legalità nel nostro territorio, sgomberando l'area occupata già nelle prime ore dell'alba. Un lavoro difficile e delicato, coordinato con estrema dedizione e perizia dal Prefetto e dal Questore di Viterbo, che hanno posto particolare attenzione nel contenere il livello di rischio generato sul territorio del Comune di Valentano".

"Da subito ho manifestato una enorme preoccupazione per quanto accadeva nel nostro Comune, ma anche per la salute e la sicurezza degli stessi giovani partecipanti al rave, che purtroppo ha avuto un triste epilogo con il decesso di un ragazzo, due denunce per violenza sessuale e altri giovani ricoverati in gravissime condizioni. Preoccupazione - prosegue il primo cittadino - che sin dal primo giorno ho manifestato a tutte le Istituzioni competenti, con le quali sono riuscito ad avere una proficua e costante interlocuzione, grazie anche al forte impegno del senatore Gasparri e di Marini, che mi preme in particolar modo ringraziare tant'è che si è riusciti a giungere al giusto ripristino delle condizioni di legalità mediante lo sgombero che ieri mi aveva anticipato personalmente la ministra Lamorgese, che ha concretamente dato seguito alla parola data".

Per il sindaco "la gravità della situazione infatti è stata evidenziata non soltanto dal sottoscritto e da alcuni amministratori locali, che ringrazio per il sostegno, ma anche da gran parte delle forze politiche nazionali, quali il senatore Salvini, l'onorevole Meloni, Rotelli e l'assessore alla Sanità Laziale D'Amato, quest'ultimo in particolare ha evidenziato i rischi sanitari connessi a un evento di tale portata. Mi auguro che criticità del genere non abbiano mai più a ripetersi su tutto il territorio italiano, anche per il dovuto rispetto verso chi opera con grande sacrificio e difficoltà nel rispetto delle regole, della proprietà privata e dell'ambiente", conclude Bigiotti.

Dunque, se fino ad ora era stata scelta la strada della mediazione, adesso è arrivato lo sgombero delle migliaia di partecipanti al rave party in corso da venerdì mattina al lago di Mezzano. Anche se va detto che, dopo la morte del giovane, e le prime polemiche sulla condizione del terreno privato, per il quale le istituzioni locali denunciano condizioni di degrado, molte persone se ne sono già andate dalla mega festa dove da giorni viene sparata musica a volume altissimo.

Infatti alcuni reduci del rave sono stati segnalati nelle strutture alberghiere del territorio, tra Grosseto e Viterbo."E' iniziato il deflusso dal rave -  aveva spiegato il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili - e alcuni partecipanti sono arrivati in paese a Pitigliano. Hanno lasciato il rave quelli che erano meno organizzati, senza camper, senza roulotte. Spesso hanno finito le scorte e se ne vanno. Risulta che gli organizzatori prevedevano di far durare il rave dieci giorni ma speriamo che possa concludersi già domani, ci sono accordi che operano in questa direzione”.

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