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Sabato, 27 Aprile 2024
Caccia all'uomo / Torino

Roberto Mottura ucciso dai ladri sorpresi in casa: cosa sappiamo finora

L'architetto di 50 anni è stato colpito al basso ventre mentre cercava di bloccare i malviventi, forse due, poi scappati dalla villetta di Piossasco senza rubare nulla. Le indagini sono coordinate dal pm Valentina Sellaroli della procura di Torino. Posti di blocco in tutta la provincia

Non è stato un malore ad uccidere Roberto Mottura, architetto che avrebbe compiuto 50 anni tra pochi giorni, come si era pensato in un primo momento. L'uomo ha sorpreso i ladri in casa in piena notte ed è stato ucciso verosimilmente dopo una colluttazione, colpito al basso ventre da un proiettile di una pistola di piccolo calibro: il bossolo esploso è stato poi ritrovato dai carabinieri intervenuti sul luogo della tragedia.

Roberto Mottura ucciso dai ladri a Piossasco

Nella villetta a due piani di via del Campetto a Piossasco, in provincia di Torino, dove Mottura viveva con la moglie Laura e il figlio di 13 anni, il sistema di allarme antifurto è scattato intorno alle 4 di stanotte. L'architetto dormiva al piano superiore, con moglie e figlio. È sceso al piano terra per capire cosa stesse accadendo e lì ha sorpreso i ladri, presumibilmente due, entrati nel salotto dal retro della villetta dopo aver forzato una persiana di una finestra a circa due metri di altezza dalla strada e rotto un vetro con una mazzetta, poi ritrovata dai carabinieri in una scarpata davanti all'abitazione.

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La dinamica dell'accaduto è al vaglio dei carabinieri. Le indagini, coordinate dal pm Valentina Sellaroli della procura di Torino, sono solo all'inizio, ma la pista principale battuta dagli investigatori è quella di una rapina finita male. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, l'architetto, dopo essersi svegliato di soprassalto al suono dell'allarme in casa, è sceso a controllare, andando incontro ai banditi. Se li è trovati davanti nel salotto della sua abitazione. Forse nel corso di una colluttazione uno dei malviventi ha fatto fuoco, esplodendo un colpo di pistola verso il proprietario di casa. Inutili, purtroppo, i tentativi di rianimare l'architetto con un massaggio cardiaco da parte dei sanitari del 118 allertati dalla moglie di Mottura. Sarebbe morto per un'emorragia interna. Il foro del proiettile nel basso ventre dell'uomo è stato scoperto solo con l'arrivo di sanitari e carabinieri. I ladri sono scappati dalla stessa finestra forzata in precedenza, senza portare via nulla.

Caccia agli assassini con decine di posti di blocco

Attilio Mottura, padre della vittima, vive a pochi metri di distanza e a caldo ha commentato: "Qui in zona negli ultimi anni i ladri hanno colpito già sei volte. Mio figlio era andato a vivere in questa villetta pensando fosse un'abitazione più sicura perché meno isolata. Sono venuti in questo complesso otto anni fa per stare tranquilli, prima vivevano con me in una casa molto più isolata. Qui non c'è nulla da rubare, sono balordi. Adesso i soldi non si tengono in casa, non riesco proprio a capire che cosa siano venuti qui a fare. Mio figlio non aveva nemici, viveva per la famiglia e per il suo lavoro", ha concluso l'uomo, ancora incredulo per la tragedia che ha colpito la loro famiglia.

Gli investigatori della compagnia di Moncalieri e del comando provinciale dei carabinieri hanno disposto controlli in tutta la provincia di Torino per cercare di rintracciare i fuggitivi, attivando decine di posti di blocco.

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