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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'inchiesta per fare chiarezza / Rimini

Esplode un camper, morto un bambino: cosa è emerso nelle indagini sul fornello da cucina

La tragedia è avvenuta in un campeggio a Bados, spiaggia tra Olbia e Golfo Aranci, in provincia di Sassari. C'è un'inchiesta per omicidio colposo

Due camper che esplodono e un bambino di 10 anni morto: è il dramma avvenuto il 31 agosto scorso in Sardegna, in un campeggio a Bados, spiaggia tra Olbia e Golfo Aranci, in provincia di Sassari. Cosa è emerso dalle indagini finora? Dopo essere stati ascoltati dal pubblico ministero che indaga sull'esplosione ed aver effettuato le ultime tristi formalità per riportare a casa il corpo del piccolo Samuel Imbuzan, i genitori Tatiana Lisi e Daniel Romulus Imbuzan sono partiti alla volta di Rimini. Nel frattempo va avanti l'inchiesta per omicidio colposo, con gli inquirenti che battono una nuova pista, su indicazione dell'avvocato Antonello Desini (legale che segue la famiglia del bambino deceduto nello scoppio).

Secondo quanto emerso, il fornello che avrebbe innescato l'esplosione non apparterrebbe agli Imbuzan, ma ai loro compagni di vacanza. Questi ultimi, ascoltati dai carabinieri subito dopo la tragedia, si sarebbero poi allontanati lasciando improvvisamente l'isola e secondo alcune indiscrezioni sarebbero già tornati in Romania, si legge su RiminiToday. Il gruppo di amici era di nazionalità mista: il padre del bambino infatti è romeno, il figlio di nazionalità italiana con residenza a Rimini.

Esplosione camper Sardegna 31 agosto 2023 Foto RiminiToday-2

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Sara Martino, avrebbe già alcuni punti fermi. Sotto la lente degli investigatori c'è il fornello da cucina il cui tubo, collegato alla bombola a quanto pare in maniera poco sicura, si sarebbe sganciato mentre il fuoco era acceso all'esterno del veicolo. La fiammata, quindi, avrebbe raggiunto il contenitore del gas facendolo esplodere e devastando i due camper. Gli inquirenti hanno anche accertato che, al momento dello scoppio, Samuel si trovava all'interno del caravan ed è stato investito in pieno dalla fiammata, mentre la madre, anche lei dentro la struttura, è riuscita ad uscire praticamente indenne.

Dopo lo scoppio, Daniel Romulus - 52 anni e artigiano a Rimini - si è gettato nel rogo per cercare di salvare il figlio ma, nonostante i disperati tentativi che gli hanno procurato ustioni sul 40% del corpo, per il piccolo non c'è stata speranza. Al centro dell'indagine c'è anche il luogo dove la famiglia italo-romena e gli amici avevano deciso di campeggiare: un'area che sarebbe vietata ai camper, raggiunta dal gruppo tre giorni prima della tragedia.

La tragedia è avvenuta tra Olbia e Golfo Aranci-2

La coppia è stata dimessa dall'ospedale - lei era ricoverata in stato di shock dopo la morte del piccolo e lui per le gravi ustioni -, ed è ripartita alla volta di Rimini nella serata di martedì. Daniel Romulus, secondo quanto emerso, dovrà proseguire la terapia di riabilitazione preso il centro ustionati dell'ospedale "Bufalini" di Cesena. Ancora non è stata fissata la data per i funerali del piccolo Samuel.

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