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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il caso

Montecassino, sequestrati 500mila euro all'ex abate: "Li ha rubati"

Pietro Vittorelli, con il fratello Massimo, si sarebbe impossessato del denaro prelevandolo dai conti dell’abbazia

ROMA - Quel denaro doveva essere destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli, ma secondo la Procura di Roma sarebbe stato riciclato in varie tranche attraverso vorticosi passaggi da conti correnti, per poi tornare nella disponibilità del prelato per usi privati. Ecco perché la Guardia di finanza ha eseguito stamattina un sequestro di beni nei confronti di Pietro Vittorelli, ex abate di Montecassino, e del fratello Massimo, per un valore di oltre 500mila euro, somma della quale l’alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell’abbazia.

Il sequestro è stato disposto dal gip del Tribunale di Roma Vilma Passamonti su richiesta del pm Francesco Marinaro. Secondo la procura, l’ex abate Vittorelli, che è indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell’abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli.

Pietro Vittorelli, 53 anni, si è dimesso dal suo incarico nel 2013 per motivi di salute. Era alla guida del monastero benedettino da cinque anni e mezzo. La decisione era stata a lungo meditata e infine ufficializzata in una lettera inviata a Papa Francesco. 

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