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Martedì, 30 Aprile 2024
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Spari all'impazzata in strada: "In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta"

È successo nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, dove don Maurizio Patriciello ha accolto Giorgia Meloni il 31 agosto scorso. La nuova "stesa" dei clan dopo il varo del decreto contro la criminalità giovanile

"In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all'impazzata. È il terrore...". Paura poco prima della scorsa mezzanotte nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, per un raid con colpi di arma da fuoco sparati all'impazzata. A denunciarlo su Facebook è don Maurizio Patriciello, parroco che da anni si batte contro la criminalità. Paura per i residenti. Sul posto sono poi accorse le forze dell'ordine. Almeno 19 colpi di differente calibro sono stati esplosi nella notte da un gruppo di sconosciuti in motocicletta.

Hanno sparato a terra, a quanto pare con mitra e pistole: una "stesa", come viene chiamato questo genere di azioni, che non fanno vittime ma sono una prova di forza e una sfida alle istituzioni da parte della criminalità organizzata. Al momento non risultano danni a cose o feriti. Indagini in corso per chiarire dinamica e individuare i responsabili a cura dei carabinieri della compagnia di Caivano.

"La domenica volge a termine - scrive don Maurizio -, manca poco più di un'ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c'è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all'impazzata. È il terrore. Le 'stese' fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell'ordine e l'intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al 'Parco Verde' in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona".

"Ieri sera sotto il nostro naso, mentre il quartiere è ancora presidiato dalle forze dell'ordine, la camorra a Caivano ha sfidato lo Stato che non si può tirare indietro", ha detto stamattina don Maurizio Patriciello a SkyTg24. "A Caivano oggi, dopo la visita del presidente del Consiglio, il blitz e l'aumento dei controlli, i camorristi sfidano lo Stato in questo modo. Ed è una cosa gravissima: vuol dire che Caivano ha bisogno di essere risanata", ha aggiunto. 

Sul posto, il 31 agosto scorso, c'è stata la visita della premier Giorgia Meloni, con l'obiettivo dichiarato di portare lo Stato in una realtà dimenticata dalle istituzioni e ostaggio della criminalità (visita seguita allo stupro di gruppo nei confronti di due ragazzine, una vicenda che aveva suscitato indignazione a livello nazionale). All'alba del 5 settembre, lo Stato aveva fatto vedere e sentire la sua presenza a Caivano, con un'operazione interforze nella quale sono stati impiegati 400 uomini. Qualche giorno dopo è stato varato il decreto legge Caivano contro la criminalità giovanile.

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