L'incidente aereo a Livrasco: le vittime sono Stefano Grisenti e Alessandro Tovazzi
L'ultraleggero pare sia stato visto senza un'ala da alcuni testimoni presenti, tra cui cacciatori e agricoltori della zona le cui testimonianze sono ora al vaglio
Si chiamavano Stefano Grisenti, 54 anni, e Alessandro Tovazzi, 41 anni, le due vittime dell'incidente aereo avvenuto questa mattina a Livrasco, vicino Cremona. Il primo, originario di San Secondo Parmense era il pilota del velivolo e oggi aveva compiuto 54 anni. Il secondo, invece, era un paracadutista originario di Arco (Trento).
Secondo quando si apprende Grisenti era un pilota esperto. Restano da chiarire le cause e la modalità dell'incidente. L'ultraleggero pare sia stato visto senza un'ala da alcuni testimoni presenti, tra cui cacciatori e agricoltori della zona le cui testimonianze sono ora al vaglio degli inquirenti. Tra le prime testimonianze raccolte c'è quella di un cacciatore del luogo che avrebbe raccontato di aver sentito "un rumore strano" e di aver visto poi l'aereo precipitare. A indagare sulla vicenda, oltre alla magistratura, è anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo.
L'aereo precipitato a Livrasco (Cremona)
Il velivolo precipitato è un Pc6 Turbo porter, utilizzato per il lancio di paracadutisti dall'associazione SkyTeam di Cremona. Si è schiantato in un campo di granturco a pochi chilometri dall'aeroporto di Cremona-Migliaro. Il Pilatus, marche T7-SKY, era decollato da poco dall'aeroporto per effetture come di consueto un lancio di paracadutisti. C'è l'ipotesi - ancora tutta da verificare - che, dopo il lancio, possa essersi verificata una collisione in volo tra l'aereo e il paracadutista deceduto che indossava una tuta alare.