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Domenica, 28 Aprile 2024
La difesa / Palermo

La strage di Altavilla, Giovanni Barreca cambia versione: "Non ho fatto del male alla mia famiglia"

L'uomo è accusato di aver ucciso la moglie, Antonella Salamone, e due dei suoi figli al culmine di un presunto esorcismo. Dopo aver confessato, ora addossa ogni responsabilità alla coppia indagata con lui: "Era imbambolato e non capiva"

Dopo giorni di confusione e di "frasi senza senso", Giovanni Barreca, l'uomo accusato di aver sterminato quasi tutta la sua famiglia assieme alla figlia di 17 anni e a due palermitani, Massimo Carandente e Sabrina Fina, al culmine di un rito fatto di sevizie e torture per scacciare presunte presenze demoniache, inizierebbe ad avere ricordi più nitidi di quelle ore terribili. Come avrebbe riferito ieri al suo avvocato, Giancarlo Barracato, che lo ha incontrato in carcere, non avrebbe usato violenza sulla moglie, Antonella Salamone, e gli altri due figli, Kevin ed Emanuel, di 16 e 5 anni. Sarebbe stato "imbambolato" e non avrebbe capito cosa stesse succedendo.

Barreca - come aveva fatto sin dal primo momento - avrebbe nuovamente indicato la coppia di "fratelli di Dio", dai quali sarebbe stato plagiato, come responsabili della strage che si è consumata nella sua villetta di Altavilla (Palermo). A loro volta i due hanno sin dall'inizio respinto quest'accusa, pur non negando di essere stati nell'abitazione dei Barreca e di averli frequentati. Il loro avvocato, Marco Rocca, ha chiesto che vengano interrogati dalla Procura di Termini Imerese perché potrebbero fornire una versione alternativa ai fatti.

Le dichiarazioni rese ieri da Barreca al suo legale, da un punto di vista giudiziario, lasciano il tempo che trovano: era stato proprio lui, infatti, nella notte di domenica 11 febbraio, a chiamare i carabinieri confessando di aver "fatto la volontà di Dio" e di aver ucciso la moglie e i figli, chiedendo di consegnarsi. Ai militari aveva detto che le vittime erano "indemoniate" e tuttora sarebbe convinto che le barbarie praticate contro di loro fossero necessarie per "liberarli". Barreca avrebbe anche sostenuto che la coppia di palermitani sarebbe stata particolarmente vicina proprio alla moglie e ai figli. Ma questa versione è in contrasto con quanto emerso finora: secondo le testimonianze, ma anche dal suo profilo Facebook, la persona più "religiosa" in famiglia sarebbe stata proprio lui, mentre la moglie avrebbe avuto dei timori rispetto alla coppia di palermitani. L'avvocato chiederà comunque una perizia psichiatrica.

Secondo la versione della figlia sopravvissuta, invece, la madre le avrebbe chiesto più volte di chiamare i carabinieri durante il presunto esorcismo, ma lei, pur avendo a disposizione il cellulare, non lo avrebbe fatto.

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