Trovato morto in cella il killer che sterminò un'intera famiglia

Era entrato in cella con l'accusa di aver sterminato a Tempio Pausania, in provincia di Sassari, il 15 maggio del 2014, un'intera famiglia. E proprio nella cella a Uta, in provincia di Cagliari, è stato trovato morto oggi 9 aprile Angelo Frigeri, reo confesso di un triplice omicidio avvenuto a Tempio Pausania e condannato all’ergastolo. Sul corpo dell'uomo, 40 anni, è stata disposta l'autopsia per fare luce sulle cause del decesso. Aperta un'indagine sulla morte del killer, ma gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di suicidio. 

Frigeri era stato arrestato in seguito a una rapina in una casa finita male per il commerciante tempiese Giovanni Azzena, 50 anni, titolare di un negozio di calzature in pieno centro nel comune sardo, la moglie Giulia Zanzani, di 46 abbu e il loro figlio Pietro di 12. Sono stati tutti uccisi a mani nude.

L'uomo era stato trasferito pochi giorni fa dal carcere di Badu 'e Carros, forse perché trovato in possesso di uno o più telefonini. E, a questo punto, si cercano collegamenti con la fuga dal penitenziario nuorese di Marco Raduano, detenuto pugliese di 39 anni, legato alla mafia del Gargano, che scontava la sua pena a 19 anni di reclusione. L'evasione risale al 24 febbraio scorso.

Il sindacato Uil Pa Polizia Penitenziaria in un comunicato ha parlato di "gesto estremo imprevedibile anche perché il detenuto, trasferito di recente dall'Istituto nuorese di "Badu e Carros", non aveva fatto presagire nessun disagio e non era stato necessario sottoporre nei suoi confronti il provvedimento di grande sorveglianza".

Lo stesso sindacato aveva denunciato a Uta "ormai da diverso tempo il numero estremamente abnorme di eventi critici nelle sezioni detentive con numerosissimi tentativi di suicidio, autolesionismi, aggressioni tra detenuti e a danno degli agenti, minacce di morte, offese, scioperi della fame".