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Martedì, 30 Aprile 2024
Il caso

Cos'è questa storia "ambigua" dei conti correnti passati da una banca all'altra

L'Antitrust ha aperto un'istruttoria sul passaggio dei correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Sono arrivate circa duemila segnalazioni: i clienti hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell'internet banking o nell'app di Intesa Sanpaolo, senza alcuna particolare evidenza e durante le ferie estive. Cosa significa in termini pratici e da dove nasce la questione

Tutto regolare? Andrà accertato. Sta di fatto che l'Antitrust, l'autorità garante della concorrenza e del mercato, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A. e di Isybank S.p.A., la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank. Lo si legge in una nota dell'autorità, che ha messo sotto esame le modalità con cui è stato comunicato e realizzato questo trasferimento. All'Antitrust sono arrivate circa duemila segnalazioni per il trasferimento di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank: secondo l'autorità garante, la comunicazione inviata sarebbe "ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l'importanza della questione trattata". Secondo Intesa, invece, le comunicazioni "incriminate" sono avvenute con le modalità scelte originariamente dai clienti. Cosa significa in termini pratici? E perché è stata aperta un'istruttoria? Procediamo con ordine.

Da Intesa Sanpaolo a Isybank: cosa succede

Lo spostamento in questione, che prevede l'assenza di sportelli fisici ai quali rivolgersi, secondo l'Agcm comporterebbe almeno per alcuni correntisti un aumento dei costi per la tenuta del conto. Il piano di cessione prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come "prevalentemente digitali", ossia i clienti che "hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale". Nello stesso documento ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi "non prevalentemente digitali".

In sostanza, quindi, sotto la lente dell'Antitrust sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento. I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell'internet banking o nell'app di Intesa Sanpaolo, senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell'anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti - spiega sempre l'Antitrust - "non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza".

Secondo l'Agcm, il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici a cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo. Mancheranno poi alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l'autorità "ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto".

Il trasferimento di parte dei clienti di Intesa Sanpaolo a Isybank

Facciamo un passo indietro, per capire nel dettaglio da dove nasce l'istruttoria di oggi dell'Antitrust. Nelle ultime settimane, molti clienti della banca Intesa Sanpaolo hanno scoperto che i loro conti correnti saranno o sono già stati automaticamente trasferiti a Isybank, una banca che fa parte dello stesso gruppo, ma è completamente online. Ad essere interessati da questo passaggio sono prevalentemente i correntisti che non frequentano spesso le filiali fisiche della banca, ma alcuni si sono lamentati sostenendo che le modalità con cui Intesa Sanpaolo ha comunicato lo spostamento dei conti non siano state sufficientemente trasparenti.

Il trasferimento da una banca all'altra dovrebbe riguardare circa trecentomila clienti tra i mesi di settembre e dicembre di quest'anno, mentre nei primi mesi del 2024 dovrebbero essere trasferiti a Isybank i conti di oltre due milioni di persone. Tutto ciò avviene con una procedura automatica: vale a dire che i clienti non devono fare alcun tipo di operazione (per nuovi Iban o nuovi bancomat o carte di credito, per esempio), perché se ne occuperà direttamente la banca. A partire da una certa data, il conto di Intesa Sanpaolo dei clienti selezionati viene trasferito a Isybank, con l'attribuzione di un nuovo Iban e di un nuovo numero di conto corrente. Le carte di credito e debito di Intesa Sanpaolo, invece, restano valide fino alla loro scadenza o smarrimento, e in seguito saranno sostituite con carte di credito Isybank.

I servizi della banca digitale Isybank saranno dedicati soprattutto ai circa 4 milioni di clienti di Intesa Sanpaolo che non usano spesso le filiali fisiche del gruppo, ma preferiscono gestire il conto online, tramite l'app o il sito web: per questo Intesa Sanpaolo ha deciso di trasferire milioni di clienti prevalentemente digitali a Isybank. Molti correntisti coinvolti nel passaggio, però, si lamentano delle modalità della comunicazione: alcuni hanno segnalato di aver ricevuto come unica comunicazione un avviso sull'app di Intesa Sanpaolo durante l'estate, altri hanno ammesso di non aver nemmeno letto il messaggio della banca o di averlo notato in ritardo per rifiutare il passaggio nei tempi previsti.

Secondo Intesa Sanpaolo, invece, l'informativa è stata inviata "in base alla modalità che il cliente stesso aveva scelto come canale preferenziale per ricevere le comunicazioni della banca, già prima della proposta di trasferimento a Isybank". Intesa Sanpaolo ha detto anche che i clienti possono sempre rivolgersi a tutti i suoi "canali di relazione", come le filiali o il supporto online, per richiedere assistenza. In sostanza, il passaggio dei correntisti in questione è stato trattato come una modifica unilaterale del contratto, procedura che non richiede il consenso esplicito del cliente, anche se la banca ha specificato che le persone selezionate per il trasferimento "potevano scegliere di rimanere in Intesa Sanpaolo, nel caso in cui lo preferiscano, oppure nel caso non si riconoscessero come utenti prevalentemente digitali".

Ecco perché la comunicazione inviata specificava una data entro cui i clienti avrebbero dovuto comunicare il proprio dissenso: molti, però, come detto l'hanno letta in ritardo o non l'hanno letta. E non hanno potuto rifiutare il passaggio a Isybank. Da qui è nata l'istruttoria di oggi dell'Antitrust, aperta dopo le segnalazioni dei clienti sul passaggio alla banca online. Ora andrà fatta chiarezza.

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