rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Nodi da sciogliere

Ddl concorrenza e concessioni balneari: cosa bolle in pentola?

Il ddl concorrenza necessita di cambiamenti prima di approdare in Senato, dove inizierà il suo iter. In focus soprattutto le concessioni balneari e i taxi

Mercoledì nero per il trasporto nelle grandi città, con lo sciopero nazionale dei tassisti contro il ddl concorrenza. Il testo approvato circa tre settimane fa dal Consiglio dei Ministri non è ancora stato inviato da Palazzo Chigi al Parlamento. Secondo alcune fonti, necessita di cambiamenti prima di approdare in Senato, dove inizierà il suo iter.

Concessioni balneari, in arrivo novità

In ballo ci sono molti temi importanti su cui è chiamato a decidere il governo Draghi: dalla liberalizzazione delle concessioni per i taxi, alle concessioni demaniali. Su queste ultime la maggioranza di governo aveva discusso a lungo prima di trovare un accordo, tanto che il premier aveva deciso di iniziare ad affrontare la questione partendo dalla mappatura del settore, al fine di rendere maggiormente consapevole l'opinione pubblica prima di prendere eventuali decisioni in merito. 

Solo dopo il via libera del Cdm al ddl concorrenza è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che ha rimescolato le carte obbligando lo Stato ad indire delle gare per le concessioni a partire dal 1° gennaio 2024, facendo di fatto saltare la proroga fino al 2033 decisa dal governo Conte. 

Secondo alcune indiscrezioni stampa, l'intervento del Consiglio di Stato sul tema delle concessioni balneari avrebbe spinto il presidente del Consiglio Mario Draghi ad intervenire a difesa delle imprese familiari del comparto balneare. Draghi avrebbe dato mandato ai suoi consiglieri Francesco Giavazzi e Marco D’Alberti di scrivere una norma da inserire nel maxi-emendamento alla legge di Bilancio in discussione in questi giorni al Senato. L'intento potrebbe essere quello di tutelare le piccole imprese familiari con pochi dipendenti, tenendo in considerazione gli investimenti effettuati negli anni.

Sciopero nazionale taxi su ddl concorrenza: "Continueremo a mantanere alta l'attenzione"

Passando alla protesta dei taxi, il presidente di Uri (Unione Radiotaxi d'Italia) Loreno Bittarelli, intervenendo dal palco di Roma alla manifestazione dei tassisti ha dichiarato: "Siamo qui perchè abbiamo chiesto al governo che ci ricevesse ma non ci ha degnato nemmeno di uno sguardo. Questo non è un decreto ma un ddl, ed è quindi non da subito operativo. Dobbiamo ragionare quindi. Se la maggioranza non ci ascolta andiamo dall'opposizione. La mia proposta è quella di attivare un canale istituzionale con le cariche dell'opposizione come i vicepresidenti di Camera e Senato. La politica si combatte con la politica".

"Oggi ci hanno visti arrabbiati, spero che la prossima volta ci siamo più colleghi. Il governo ha sparato il ddl concorrenza, ma è un procedimento molto lungo che deve passare alla Camera e al Senato. Continueremo a mantanere alta l'attenzione", ha tuonato il presidente di Tam Milano Claudio Severgnini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ddl concorrenza e concessioni balneari: cosa bolle in pentola?

Today è in caricamento