rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cambia tutto

Mercato tutelato vs libero, il confronto delle bollette: i nuovi dati sul prezzo dell'energia

Secondo un'indagine dell'Istat il mese scorso gli utenti 'tutelati' hanno pagato il 56,7% in meno rispetto ai clienti del mercato libero. Se si guarda a un periodo più ampio però la situazione è molto diversa. "Risultati clamorosi e vergognosi" scrive l'Unione nazionale consumatori che parla di una "tassa Meloni" per la mancata proroga del regime di maggior tutela nel 2024

A novembre il prezzo medio dell'energia sul mercato libero è risultato essere pari a 44,33 centesimi di euro per kilowattora (kw/h) contro i 28,29 centesimi per kw/h stimati da Arera per il mercato di maggior tutela. Con una differenza che pesa per il 56,7% sulle tasche di chi non è tutelato. Il dato emerge da un'indagine diffusa oggi dall'Istat relativamente ai prezzi dell'elettricità.

Un tema caldo quello del costo dell'energia. Solo l'altro ieri il consiglio dei ministri ha confermato la fine del mercato tutelato e dunque il passaggio obbligato degli utenti a quello libero, stabilendo una deroga solo per le 'famiglie vulnerabili' o in difficoltà economica. Le date da segnare sul calendario sono due: 10 gennaio per il gas, 1 aprile 2024 per l'elettricità.

Come leggere i dati

Il regime a maggior tutela dunque conviene? A leggere i dati dell'Istat sembrerebbe di sì, ma nell'interpretazione dei risultati è necessario essere cauti perché l'indagine si è focalizzata solo sul mese scorso. Se prendiamo un intervallo di tempo più ampio ci rendiamo conto che il discorso è più complesso. Come ha spiegato di recente il collega Cesare Treccarichi qui su Today, nel 2019 e nel 2020, prima della pesante diminuzione dei consumi dovuta al Covid e delle impennate di prezzo registrate nel 2022, il prezzo medio del servizio di maggior tutela, escluse le tasse, risultava secondo i dati Arera più basso del 13% e del 24% circa rispetto al prezzo praticato sul mercato libero. L'andamento è però cambiato nel 2021, fino a capovolgersi del tutto nel 2022.

spesa bollette mercato tutelato libero confronto grafico

Lo scorso anno infatti tutte le tipologie di utenze indicate hanno avuto prezzi più bassi nel mercato libero, anche con oltre il 37 per cento di risparmio. Insomma, l'andamento è altalenante. Anche i dati dei primi sei mesi del 2023 (non ancora disponibili nel dettaglio) mostrerebbero una convenienza del mercato libero, anche se - come indicano i dati dell'Istat - a novembre la situazione sembra essersi ribaltata. 

Unc: "Risultati clamorosi, sull'energia una tassa Meloni di 433 euro"

Di sicuro sul mercato libero è necessario essere più smaliziati e scaltri per approfittare dell'offerta giusta. Anche per questo le associazioni dei consumatori chiedono da settimane di prorogare di almeno un anno il regime di maggior tutela, cosa che però il governo non può materialmente fare senza il disco verde dell'Ue. Secondo l'Unione nazionale consumatori (Unc) i risultati dell'Istat sui prezzi dell'energia elettrica nel mercato tutelato e libero "sono clamorosi e vergognosi": la differenza tra i prezzi medi mostrano che chi è nel libero "paga attualmente il 56,7% in più". Una "tassa meloni" che pesa sulle tasche delle famiglie per 433 auro l'anno. 

I dati dell'Istituto di statistica, dice ancora l'Unc, "attestano l'urgenza di una proroga del mercato tutelato di luce e gas. La famiglia tipo che consuma 2700 kw/h all'anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kw paga nel mercato libero la bellezza di 433 euro in più su base annua rispetto a chi è nella maggior tutela, una tassa, quindi, che possiamo chiamare Meloni, visto che il governo, al di là della posizione di alcuni singoli partiti della maggioranza, non ha mai creduto e voluto la proroga del mercato tutelato". 

Continua a leggere su Today...

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mercato tutelato vs libero, il confronto delle bollette: i nuovi dati sul prezzo dell'energia

Today è in caricamento