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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'iniziativa

I prodotti ritirati dai supermercati perché troppo costosi

Carrefour non venderà più i prodotti del gruppo PepsiCo in Francia, "a causa dei rincari inaccettabili". E da noi cosa succede?

Niente più bevande Pepsi, 7Up o il the freddo Lipton nei supermercati Carrefour francesi da giovedì 4 gennaio 2024. Gli scaffali da qualche ora sono vuoti anche di patatine Lay's e snack Doritos, tutti prodotti della galassia PepsiCo, multinazionale statunitense. Il motivo? Sono troppi cari, secondo l'azienda dei supermercati che ha scelto di bandirli. "Non venderemo più questi marchi a causa dei rincari inaccettabili", ha dichiarato un portavoce di Carrefour. La famosa catena di supermercati non si limiterà a bandire questi prodotti del gruppo PepsiCo: sugli scaffali vuoti, infatti, comparirà un cartello con la spiegazione del perché non sono più presenti. "Prezzi troppo alti", appunto.

La decisione del colosso francese rientra in una più ampia diatriba tra le catene della grande distribuzione e i produttori di beni di largo consumo, accusati di aver alzato i prezzi aumentando i profitti e lasciando ai supermercati l'onere di non scaricare gli eccessivi rincari sui consumatori. Venendo ai numeri delle due aziende coinvolte, nel primo semestre del 2023 il margine di redditività di Carrefour è rimasto stabile a 1,9 miliardi di euro, mentre PepsiCo ha alzato per tre volte le previsioni di utile per la fine dell'anno. Il gigante statunitense tra giugno e settembre ha alzato i listini in media dell'11%, accettando un calo di volumi di vendita del 2,5%, con nuovi rincari previsti per il 2024.

Contromosse simili sono state adottate anche in Germania, dove due colossi della grande distribuzione come Edeka e Rewe hanno interrotto per lo stesso motivo per qualche tempo i contratti di fornitura con Mars, Kellogg's, PepsiCo e Coca Cola. E in Italia cosa succede? Al momento nel nostro paese non risulta nessuna tipo di azione simile a quella intrapresa da Carrefour in Francia, anche se qualche eco di quanto successo nel resto d'Europa è arrivata ai tempi del trimestre anti-inflazione promosso dal ministero delle imprese e del made in Italy, tra i mesi di ottobre e dicembre del 2023.

In questo contesto si segnala che nell'ultima rilevazione dell'Istat di novembre in Italia è proseguito il rallentamento dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,4%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +5,6% a +4,6%).

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